Linus Torvalds è diventato ad ogni effetto un cittadino degli Stati Uniti d’America. La sua biografia andrà pertanto aggiornata: nato a Helsinki il 28 dicembre 1969, Torvalds è un programmatore di origine finlandese ma di cittadinanza americana.
Torvalds, a cui fa notoriamente capo il mondo Linux, aveva parlato già nel 2008 della propria sensazione di “straniero in terra straniera”, ma da tempo è ormai ad ogni effetto un cittadino USA. Mancava, fino ad oggi, soltanto l’ufficialità burocratica sulla carta.
Sposato ed impegnato da anni in terra statunitense, ora Torvalds è a tutti gli effetti un cittadino degli Stati Uniti e la comunicazione giunge direttamente dalle sue parole. E a modo suo. Il tutto è infatti incluso in un messaggio inviato tramite la newsletter Linux.Kernel: poche parole, un breve cenno incluso in un commento a tutt’altro tema:
I’ll test that myself (but in a bit – I need to go do voter
registration and socsec update first, though – I became a US citizen
last week)
Una scelta sofferta, ammette Torvalds: la cittadinanza è solo un aspetto del senso di appartenenza. Ciò nonostante, a specifica domanda, viene respinto ogni possibile legame con qualsivoglia schieramento politico:
Non mi sono mai impegnato nella politica e quindi no, non mi iscriverò ad alcun partito. Ho troppo orgoglio personale per potermi voler associare a qualcuno di questi, francamente
Né democratico, né repubblicano: semplicemente americano. Gli USA aggiungono così ai propri cittadini un nome eccellente “rubandolo” all’Europa. L’Europa perde un cittadino eccellente, ma che nei fatti era però migrato già da tempo. Torvalds, da par suo, ottiene il passaporto del luogo in cui ha dato sfogo alle proprie capacità di sviluppo ed organizzazione diventando un punto di riferimento per una intera community di sviluppatori. Il lieto fine è nell’annuncio in sé: «I became a US citizen last week».