Bernabé non cede e rilancia: Telecom Italia non intende scendere a patti e anzi continua a promettere un percorso proprio per portare la banda larga nel paese a modo proprio ed in modo indipendente. Lo fa direttamente davanti all’AGCOM, quello che dovrebbe essere l'”arbitro” che mette le parti sui binari del corretto sviluppo negli interessi della nazione. Lo fa promettendo banda larga in 6 grandi città con offerta commerciale già pronta ad essere lanciata.
L’audizione di Franco Bernabé è l’occasione per il grande annuncio: entro Natale le città di Roma, Milano, Catania, Bari, Venezia e Torino potranno accedere ad un’offerta di banda pari ad un massimo di 100Mbps. In tutto il progetto prevede la copertura su 520 mila abitazioni, portando così la banda “ultra larga” a milioni di persone già nel breve periodo. Bernabé ha presentato il proprio progetto all’Autorità Garante per le Comunicazioni poiché il tutto necessita dell’approvazione dell’autorità stessa per poter essere portato ufficialmente sul mercato:
Telecom Italia nonostante gli investimenti non può ancora avviare la commercializzazione mentre gli altri operatori che non hanno i nostri stessi vincoli sono partiti. L’Autorità, sulla base degli elementi che abbiamo dato, deciderà sull’offerta, crediamo in senso positivo
Corrado Calabrò sembra accogliere con favore le dichiarazioni di Telecom Italia poichè, spiega, per la prima volta ci si trova davanti non a vuote parole, ma a fatti concreti. Calabrò plaude soprattutto la timeline offerta, tale da indicare progressivi aumenti di banda tanto per il fisso quanto per il mobile (anche per quest’ultima modalità di accesso il limite dei 100Mbps sarà raggiungibile entro pochi anni).
Mentre Telecom lotta per mantenere la leadership acquisita nel mondo della connettività grazie all’eredità SIP relativa all’infrastruttura, però, al tempo stesso guarda avanti con concretezza (esprimendo un ragionamento che si pone a monte della decisione di avviare l’offerta Nuvola Italiana):
I nostri programmi di potenziamento della banda larga e ultra larga sono un impegno fortissimo che abbiamo verso noi stessi, verso i nostri clienti e il Paese. Però, si tratta solo di un prerequisito. Nel medio-lungo periodo non possiamo fare i trasportatori di bit ma dobbiamo diventare fornitori di servizi
Il futuro di Telecom è dunque diverso dal passato. Il presente è però vissuto all’insegna di una difficile transizione che vede la concorrenza agguerrita proprio nel core business dell’incumbent