A distanza di poco più di un mese dalle ultime dichiarazioni del team di GMail sull’affidabilità del servizio di posta elettronica targato Google (definito affidabile al 99,9%) un bug manda in crisi migliaia di utenti in tutto il mondo. Accedendo al proprio account, infatti, moltissime persone sono rimaste a bocca aperta di fronte ad una casella svuotata di tutti i messaggi, una rubrica priva di contatti ed in alcuni casi la presenza del solo messaggio di benvenuto da parte di Mountain View.
Diverse le persone che si sono rivolte al servizio di assistenza fornito da Google in cerca di informazioni sui motivi di tale problema e sulla possibilità di ripristinare gli account. Una risposta ufficiale non è tardata ad arrivare: il gruppo è a conoscenza dell’accaduto, dovuto probabilmente ad un bug nel sistema di gestione di GMail, e proverà quanto prima a risolvere la situazione. La pagina dedicata allo status dei prodotti Google relativa a GMail è stata così aggiornata, permettendo agli utenti di seguire in tempo reale l’operato degli ingegneri del colosso delle ricerche.
Secondo le prime stime ufficiali il problema avrebbe coinvolto lo 0,29% dell’intera utenza GMail, quantificabile in circa 500.000 utenti. Dopo poche ore è giunta però una nuova cifra, sulla base di una nuova analisi, secondo cui la percentuale di account resettati sarebbe dello 0,08% (all’incirca 120.000 account). Alcuni di questi sarebbero già stati ripristinati, permettendo dunque a tutti gli altri di tirare un sospiro di sollievo: sembra infatti che sia solo una questione di tempo prima di poter nuovamente accedere alle email ricevute in passato.
Un nuovo aggiornamento sullo stato dei lavori è atteso a breve, con Google che promette di fare luce sull’accaduto. Finora nessuna motivazione ufficiale è stata fornita da Mountain View, che offrirà maggiori dettagli solo dopo aver investigato a fondo ed aver individuato la radice del problema. Nel corso delle operazioni di ripristino alcuni utenti potrebbero riscontrare difficoltà durante l’accesso a GMail, che tornerà però a pieno servizio il prima possibile.