Gli utenti iPhone sono i più fedeli alla casa produttrice del proprio smartphone. Ad evidenziare tale aspetto è un sondaggio condotto da UBS Investment Research, condotto su un campione di 515 unità per comprendere quali siano le intenzioni degli utenti per l’acquisto del prossimo telefono cellulare. Il sondaggio delinea dunque un quadro piuttosto chiaro: i possessori di iPhone si affideranno in gran parte ancora una volta ad Apple.
In termini percentuali, circa 89 utenti su 100 ha infatti dichiarato di non voler cambiare produttore quando dovranno acquistare un nuovo smartphone, cercando dunque una nuova soluzione targata Apple. Un tasso, questo, piuttosto alto se confrontato con quello di altre società: la cifra più vicina a quella della Mela è stata registrata da HTC, che con il 39% di utenti che continueranno ad acquistare smartphone della casa taiwanese si aggiudica il secondo posto in classifica.
Terzo gradino del podio per RIM: la società canadese vede però scendere le proprie cifre di circa la metà, passando dal 62% al 33% in soli 18 mesi, confermando dunque un trend negativo del comparto mobile del gruppo. La top five si chiude con Samsung e Motorola, le quali si aggiudicano rispettivamente il 28 ed il 25%. Di fronte alla possibilità di cambiare produttore, dunque, gran parte dei possessori di dispositivi diversi dall’iPhone risulta essere particolarmente stuzzicato, cercando nuove soluzioni che possano rispondere meglio alle proprie esigenze.
Una soluzione che, ancora una volta, è identificabile nel Melafonino: circa il 50% di coloro che hanno intenzione di cambiare telefono a breve, infatti, vede nello smartphone di Cupertino il prodotto ideale per la mobilità, mentre solo il 10% degli utenti iPhone intende cambiare dispositivo. Il sondaggio evidenzia dunque ancora una volta lo stato di forma della società guidata da Tim Cook, la cui presenza nel campo della telefonia mobile diventa ogni giorno più importante. L’unico nome che riesce a stare al passo è Android, che alla voce “utenti che continueranno ad utilizzarlo in futuro” registra il 55% del totale.