Un nuovo Twitter, un altro Twitter: il servizio, alla ricerca di quel cambio di passo necessario per trasformare un social network di successo in una macchina in grado di produrre denaro, preannuncia l’arrivo di una nuova versione che cambierà molti aspetti ed introdurrà nuove funzionalità.
Le novità giungeranno agli utenti nelle prossime settimane, ma non andranno considerate come un punto di arrivo. Secondo quanto spiegato nel post di annuncio, anzi, la cosa viene identificata come un semplice mero inizio: Twitter spiega di avere ora a disposizione un framework su cui costruire il futuro del servizio, una sorta di base solida su cui sviluppare le novità che in futuro si riterranno necessarie per rispondere alle esigenze espresse dalla community.
La prima grande novità è la dicotomia tra “Home” e “Discover“, due modalità differenti di accesso ai contenuti. Dalla “Home” è possibile accedere ai temi proposti dalla propria community, così come da “Discover” è possibile accedere ai singoli trend principali: quest’ultimo aspetto evolve il semplice concetto di “hashtag”, spiegando che tale funzione rifletta gli interessi dell’utenza (in termini di geologalizzazione, utenti seguiti e maggiori trend del momento). La sezione “Connect“, per contro, è il viatico che pilota l’utente verso la conversazione: una pagina dedicata mette assieme citazioni e retweet, favorendo il coinvolgimento ed incoraggiando un prolungamento della coda dialogica dei messaggi caricati. Fin da subito le novità sono state portate sulle nuove versioni mobile del servizio: l’app per iPhone e l’app per Android sono disponibili al download.
Altra novità di rilievo è la possibilità di pagine ad hoc per le aziende: per la prima volta Twitter concede opzioni e funzioni aggiuntive per coloro i quali intendono portare il proprio business sul social network, parificando in tal senso le offerte già portate avanti da Facebook e Google+. Tra le opportunità di maggior evidenza figura un grande inserto grafico che rende la pagina di maggiore impatto visivo, creando un contesto meno anonimo e più fedele all’immagine del brand. Tra i gruppi che per primi aderiscono alla nuova opportunità figurano nomi quali American Express, Best Buy, Bing, Chevrolet, Coca-Cola, Dell , Disney, General Electric, Hewlett-Packard, Intel, JetBlue, Kia, McDonald’s, Nike , PepsiCo, Staples, Verizon Communications Wireless, NYSE Euronext, Heineken, Subway e Paramount Pictures.
Particolarmente utile ed interessante è infine la funzione di embed, ossia un piccolo codice che consente di esportare i tweet per ospitarli su di una pagina Web. La cosa (già possibile con strumenti vari in precedenza, ma ora facilmente utilizzabile con un semplice click) consentirà di citare i tweet desiderati rendendo più efficace il link mediante un vero e proprio inserto sulla propria pagina.