Microsoft, il futuro sarà meglio del previsto

Il futuro del gruppo Microsoft potrebbe essere migliore rispetto a quanto generalmente ipotizzato: parola di Bernstein Research.
Microsoft, il futuro sarà meglio del previsto
Il futuro del gruppo Microsoft potrebbe essere migliore rispetto a quanto generalmente ipotizzato: parola di Bernstein Research.

Il futuro di Microsoft, benché sia piuttosto diffusa la sensazione secondo cui l’azienda di Redmond non possa riuscire ad affrontare l’avanzata di nuove tecnologie e dispositivi, sarà più florido di quanto prevedibile: a sostenere tale teorema è la società Bernstein Research, la quale ha pubblicato un report di 44 pagine nel quale vengono analizzate le strategie della compagnia guidata da Steve Ballmer e viene tracciato un possibile scenario a lungo termine.

«L’attuale prezzo delle azioni fa pensare ad una situazione in cui i principali business della società non cresceranno mai più» si legge nell’analisi, «ma non crediamo che tale scenario possa mai verificarsi, anzi riteniamo che le principali minacce (ad esempio i tablet, altri sistemi operativi ed il cloud computing) siano gestibili». Microsoft, insomma, secondo Bernstein ha tra le mani tutti gli strumenti necessari per continuare a dire la propria da una posizione di primo piano sulla scena tecnologica mondiale.

Molto dipenderà però da come la società di Redmond affronterà la continua ascesa dei tablet: benché sia ormai nota la volontà di entrare a far parte del settore delle tavolette digitali con il futuro rilascio di Windows 8, infatti, resta da vedere come quest’ultimo riuscirà ad inserirsi nella corsa al podio, già occupato saldamente da iOS ed Android. Numerose sono poi le funzionalità che secondo gli analisi del gruppo potrebbero spingere sempre più in alto la prossima edizione del sistema operativo targato Microsoft, soprattutto qualora dovesse iniziare una forte migrazione delle applicazioni disponibili per le piattaforme attualmente sul mercato verso Windows 8.

I tablet, prosegue Bernstein, cresceranno fino a raggiungere quota 200 milioni di unità vendute nel 2014, ma non rappresenteranno una minaccia per il segmento PC in quanto nella maggior parte dei casi andranno ad affiancarsi a questi ultimi piuttosto che sostituirli. A trainare la crescita dei Personal Computer saranno poi i mercati emergenti, ove la presenza dei tablet sarà di gran lunga inferiore.

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