Tra poche ore Facebook farà il suo ingresso ufficiale nella Borsa di New York ed il valore d’esordio delle azioni FB è stato fissato a quota 38 dollari. C’è però un aspetto del social network non ancora accettato da molti dei 900 milioni di utenti attivi registrati dal gruppo: la Timeline, nota in italiano come Diario. Uno studio effettuato da Attensity ha rivelato infatti che una vasta parte dei commenti pubblicati online è correlata a giudizi negativi sulla nuova interfaccia di Facebook.
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Utilizzando il software di analisi sociale Attensity Analyze, l’azienda ha elaborato oltre 138.000 commenti pubblicati su Facebook, Twitter e i principali blog nelle ultime sei settimane. Mentre i pareri sulla IPO sono sostanzialmente positivi, i giudizi sulla Timeline sono molto diversi. I risultati della ricerca hanno rivelato che il 93% dei commenti contengono opinioni negative sulla nuova feature del social network di Mark Zuckerberg, a dimostrazione di una scintilla mai scoccata e per certi versi anche a testimonianza di una certa inerzia delle community che attorno alle interfacce si assestano e faticano in seguito a riadattarsi in caso di modifiche sostanziali.
La frasi più utilizzate dagli utenti dimostrano un sentimento di odio verso la Timeline o Facebook in generale, mentre alcuni hanno manifestato l’intenzione di cancellare il proprio account e di provare Google+ (ma i numeri sembrano al momento dimostrare che tale diaspora non sia in realtà mai avvenuta). Sufficientemente alta, inoltre, la percentuale di persone che hanno dichiarato di essere state costrette ad accettare la nuova interfaccia, cosa di cui evidentemente avrebbero volentieri fatto a meno. Su Twitter sono presenti anche messaggi del tipo: “Sono stato obbligato ad adeguarmi contro i miei diritti civili!“.
Nonostante le numerose critiche che Facebook riceve in occasione di ogni novità imposta ai suoi utenti, un altro studio ha dimostrato che due terzi delle persone ritornano sul social network dopo aver disattivato l’account. Il tasso di crescita delle iscrizioni è leggermente diminuito, ma ciò è dovuto principalmente alla saturazione dei mercati in cui Facebook è presente. Sul sito in blu ci sono ormai circa la metà di tutti gli utenti Internet a livello mondiale ed oggi tutto ciò sarà portato a Wall Street per sottostare alle valutazioni degli investitori.
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