La crisi si fa sentire anche in casa HP. Il CEO Meg Whitman sta infatti per annunciare un piano di ristrutturazione della società, che perverrà mercoledì prossimo, in occasione dei risultati finanziari conseguiti nello scorso trimestre. Secondo fonti vicine ai piani dell’azienda, tale piano comprenderà l’eliminazione di circa 30 mila posti di lavoro.
Secondo quanto riporta Business Insider, Hewlett-Packard avrebbe deciso di propendere per un taglio di circa il 10 o il 15% della propria forza lavoro attuale, che consiste a livello globale in 320 mila figure professionali. A quanto pare, i licenziamenti non saranno effettuati immediatamente, ma nel corso di un periodo relativamente lungo di tempo, ovvero circa un anno o poco più.
A quanto pare, i tagli non riguarderanno il personale che lavora nel settore della produzione, o quantomeno i dipendenti di questo segmento non saranno colpiti in maniera massiccia come accadrà invece in altri campi. In particolare, potrebbe essere la divisione “Servizi” a vedere la gran parte dei licenziamenti, ipotesi sostenuta dal fatto che anche nello scorso trimestre non avrebbe ottenuto utili, ma sarebbe andata incontro a ingenti perdite. Saranno tagli che rifletteranno direttamente le strategie stabilite per gli anni a venire, con HP pronta a rivedere il proprio organico al fine di ottimizzare le risorse e meglio focalizzare i propri sforzi.
Meg Whitman illustrerà il nuovo piano nel corso di una conference call con gli azionisti, e si dice che abbia optato per una strategia del genere nel tentativo di utilizzare il denaro risparmiato per effettuare nuovi investimenti necessari a risollevare le sorti dell’azienda. L’analista di ISI, Brian Marshall, ha stimato che una riduzione dei posti di lavoro pari a 18 mila unità (quindi quasi la metà di quanto dovrebbe esser finalizzata da HP), farebbe risparmiare all’azienda 1,2 miliardi di dollari e garantirebbe, a fine anno, un utile per azione di circa 50 centesimi.