Il trojan Flashback, che ha infettato nelle scorse settimane più di 600.000 sistemi Mac in tutto il mondo, ha generato guadagni pari a 14.000 dollari per gli autori del malware. Peccato però che nessuno sia riuscito a riscattare quel denaro. Lo ha reso noto Symantec, nota società specializzata in sicurezza informatica e famosa per il software Norton Antivirus, che in un rapporto ha spiegato nel dettaglio la curiosa vicenda.
«Molti provider (pay-per-click) utilizzano dei dispositivi anti-frode e di verifica riguardo l’affiliazione dei processi prima del pagamento. Fortunatamente, gli offensori in questo caso sembra non siano stati in grado di completare i passi necessari per essere pagati», si legge nella nota diffusa da Symantec, che ha poi specificato come il componente pubblicitario (il quale ha generato tale somma di denaro) installato nel malware Flashback sia stato attivato su circa 10.000 delle oltre 600.000 macchine infette. Nel corso di un periodo di tre settimane decorrente dal mese scorso, aggiunge la società, il numero di annunci visualizzati è cresciuto fino a 10 milioni, ma solo 400.000 di questi sono stati cliccati.
A ulteriore esplicazione, gli autori dell’attacco, utilizzando il meno del 2% della botnet, erano in grado di generare 14.000 dollari per tre settimane, ma se fossero stati in grado di utilizzare la botnet per intero, oggi potrebbero godere di un patrimonio di milioni di dollari. Il problema, per gli aggressori ben s’intenda, resta nell’incapacità di incassare il denaro dai vari provider pay-per-click sfruttati per l’offensiva. Di conseguenza quanto guadagnato illegalmente non andrà semplicemente da nessuna parte e gli autori del malware rimarranno con un pugno di mosche.