Mark Zuckerberg ha un timore: il fondatore di Facebook teme infatti che la propria creatura diventi col tempo una semplice applicazione indistinguibile nella miriade di app che pervadono il mondo mobile. Al fine di evitare che ciò accada intende dunque avviare una nuova strategia che culmini nella fabbricazione di un primo smartphone ufficiale della società. Per farlo, Zuckerberg vuole circondarsi di esperti del settore, come dimostrano i rumor circa l’assunzione di alcuni ex ingegneri Apple operanti nel reparto mobile del gruppo di Cupertino.
Secondo quanto riportato dal New York Times, infatti, il social network di Menlo Park avrebbe assunto circa sei ingegneri che negli scorsi anni hanno lavorato sia agli aspetti software che hardware di prodotti di assoluto successo quali l’iPhone e l’iPad. Il portale californiano sarebbe dunque intenzionato ad allestire un team di tutto rispetto che possa sfornare uno smartphone nel quale Facebook non sia soltanto un’app tra le tante, bensì il cuore pulsante di ogni attività svolta dai relativi possessori, conferendo alla telefonia mobile quell’accento social che finora nessuno è riuscito a darle.
Facebook, d’altro canto, non ha mai nascosto il proprio interesse circa la possibilità di lanciare una propria linea di dispositivi mobili e già in passato i rumor hanno avvallato tale ipotesi suggerendo collaborazioni tra l’azienda di Zuckerberg ed alcuni produttori, HTC in primis. Il progetto “Buffy” in partnership con la casa asiatica, del resto, sembra essere ancora in alto mare, mentre i device Salsa e ChaCha hanno rappresentato soltanto un primo timido tentativo di permeare l’esperienza utente di una nuova dimensione sociale, senza tuttavia che l’iniziativa fornisse risultati incoraggianti. Zuckerberg, in realtà, vuole di più. Molto di più.
Il mondo mobile è ad oggi un elemento indispensabile da tenere in considerazione qualora si desideri guardare al futuro e nemmeno un gigante da 900 milioni di utenti quale Facebook può farne a meno. La stessa società ha confermato i propri timori nella documentazione presentata alla SEC in vista dell’IPO avvenuta nei giorni scorsi, all’interno della quale veniva evidenziato come il social network possa potenzialmente essere estromesso dalla scena mobile mediante una semplice rimozione delle app ufficiali da parte dei gestori degli store. L’azienda di Menlo Park, quindi, potrebbe aver individuato nella produzione di una propria linea di device la soluzione migliore con la quale imprimere a fuoco il proprio marchio anche sul mercato della telefonia, rendendosi in qualche modo indipendente da altri produttori, sia hardware che software.
Il lancio di un Facebookfonino ufficiale potrebbe inoltre essere un importante rimedio ai mancati introiti provenienti da tale settore, ove la pubblicità non viene visualizzata dagli utenti e non consente dunque al gruppo di monetizzare la propria espansione nel mondo mobile. In tale contesto l’interesse nei confronti di Opera, software house nota soprattutto per l’esser stata pioniere nella diffusione di browser dedicati a cellulari e smartphone, potrebbe quindi assumere un significato tutto nuovo, con le risorse derivanti da tale acquisizione a rappresentare un valore aggiunto nella strategia mobile del social network.
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