Non è un periodo esattamente tranquillo per gli utenti Mac dal punto di vista della sicurezza perché, dopo le crescenti minacce già registrate,si trovano a dover tenere in considerazione un altro malware che agisce in maniera silenziosa quanto efficace. Si chiama OSX/Crisis e si tratta di un trojan cross-platform in grado di eseguire istruzioni differenti a seconda della piattaforma colpita, che sia Windows o Mac OS X.
In particolare, il malware riesce a infettare sia OS X 10.6 “Snow Leopard” che OS X 10.7 “Lion” senza richiedere una password o un qualunque intervento da parte dell’utente. Come puro programma-killer, Crisis è insomma eccezionale ed è capace di adattarsi a diverse situazioni.
Curtis Fechner, threat research analyst di Webroot ha spiegato come funziona il malware, sentenziando alla fine come il panorama Mac debba prepararsi ad affrontarne altri simili nel prossimo futuro. Questo apre all’eterno dibattito sulla presenta sicurezza assoluta dei sistemi Apple che negli ultimi tempi, con il crescere della loro diffusione sul mercato, sta cominciando a venire meno: la casa di Cupertino e i suoi utenti debbono probabilmente rassegnarsi ad accettare il fatto che più il terreno diventa fertile, maggiori sono le possibilità che malintenzionati cerchino di sfruttarne le potenzialità.
Andrew, direttore delle operazioni di sicurezza per nCircle, è piuttosto chiaro in merito: i malware non sono uno scherzo, e seppur Apple continui a pubblicizzare parecchio la sicurezza del suo sistema operativo, dovrebbe invece rendere noto a tutti come anche i suoi dispositivi siano esposti al pericolo. Gli utenti Mac hanno bisogno adesso di abbracciare la stessa mentalità alla quale sono ormai abituati da anni i consumatori Windows: fornirsi prima di tutto di un valido programma antivirus e in secondo luogo navigare con più prudenza, evitando possibili siti non sicuri. Se oggi sentire parlare di virus per Mac fa notizia, tra qualche anno probabilmente sarà solo la normalità.