Design innovativo
Il recente lancio di Windows 8 ha portato una gradita e provvidenziale ventata di cambiamento nel mondo dei tablet, soprattutto nella nicchia dei cosiddetti “slate PC”, che finora hanno vivacchiato (quasi) anonimamente nel mondo Android.
Ora, i produttori sembrano essersi scatenati con una ragguardevole offerta di dispositivi ibridi tablet-notebook, pensati per soddisfare ogni esigenza d’uso di chi cerca realmente la massima versatilità e portabilità. Il Sony Vaio Duo 11 in prova rientra in questa definizione, andando oltre.
Il primo aspetto a colpire è il design. Come da tradizione Sony, l’aspetto è curatissimo, così i bordi arrotondati ci permettono di tenerlo in mano comodamente in modalità tablet, pur restando un dispositivo nato per essere usato sulla scrivania in modalità notebook. Lo schermo scorre liberando la tastiera integrata, non molto dissimile dall’Asus Eee Pad Slider dell’anno passato.
L’approccio di Sony si discosta in maniera netta da quello adottato dalla maggior parte dei produttori, che invece hanno optato per una tastiera dock, come Ativ Smart PC di Samsung e Vivo Tab di Asus. Entrambi hanno tastiere rimovibili così da poter scegliere se si vuole viaggiare leggeri con il solo tablet o incrementare la produttività, e insieme il peso (si arriva a circa 1,4 kg), portando con sé anche la tastiera.
Il Sony Vaio Duo 11 è diverso, non solo per il design: non è basato su un processore di classe Atom bensì su un potente Intel iCore. Ciò significa che abbiamo per le mani un vero notebook convertibile in tablet, più che il contrario. Possiamo utilizzare tranquillamente tutte le applicazioni tradizionali per Windows senza aspettarci ritardi o tentennamenti nell’esecuzione, così come tutte le app più leggere del neonato Marketplace. Non è solo il processore a essere diverso, però: come anticipato, lo schermo, alzandosi e scivolando indietro, rivela una tastiera estesa, tenuta in sede da una solida cerniera. L’impossibilità di separare i due elementi – schermo e tastiera – significa una sola cosa: Sony punta decisamente al mercato professionale dei notebook, quello che dedica più tempo a lavorare che a navigare sul Web o a giocare.
Anche la stilo in dotazione conferma l’attitudine del Sony Vaio Duo 11 al “fare” più che al “divertirsi”, ampliando la sua destinazione d’uso ai creativi insieme all’utenza business.
Il prezzo parla chiaro: la configurazione base del Sony Vaio Duo 11 da noi provata (Intel Core i3 1,7 GHz, 128 Gb SSD, 4 GB RAM, grafica integrata Intel HD Graphics 4000, Windows 8) è venduta a 1.199 euro IVA inclusa.
Prestazioni
Come anticipato, la differenza tra il Sony Vaio Duo 11 e il resto del mercato, a parte Ativ Smart PC Pro di Samsung e pochi altri, è il processore Intel iCore, a partire dal Core i3 1,8 GHz per arrivare al Core i7 1,9 GHz della configurazione più potente, passando per l’intermedio Core i5 da 1,7 GHz (sino a 8 GB RAM e 256 GB per SSD, e Windows 8 Pro).
Per l’archiviazione, Sony Vaio Duo 11 sfrutta un veloce disco allo stato solido da 128 GB (per la configurazione base, cha arriva a 256 GB per quella top). Inoltre dispone di un utile slot per schede Sony Stick Duo o SD. Saranno felici soprattutto fotografi e videomaker.
In sostanza, ci troviamo di fronte a configurazioni hardware analoghe a quelle degli Ultrabook di terza generazione. A differenza dei fratelli maggiori, il Core i3 non integra la tecnologia Turbo Boost di Intel, che porta a un reale aumento di performance apprezzabile da chi sottopone il portatile a carichi di lavoro particolarmente intensi (consigliamo l’allestimento con Core i5 soprattutto per i creativi). Però gli 1,8 GHz del Core i3, insieme ai 4 GB di RAM DDR3 1.600 MHz, permettono di cavarsela in ogni ambito.
Questo pone il Sony Vaio Duo 11 a un livello superiore di quello dei tablet iOS e Android – o Windows 8 con architettura Intel Atom -, limitati al loro negozio app, e in diretta concorrenza con gli Ultrabook, nei cui confronti non sfigura.
Anche Windows 8, il cuore di questo nuovissimo Sony Vaio Duo 11, non mostra alcun tentennamento, e ci mancherebbe: nessun ritardo o incertezza muovendosi nell’innovativa interfaccia a “mattonelle animate”, così come la transizione al destkop tradizionale, applicazioni incluse.
Purtroppo tutta questa potenza ha un prezzo che paghiamo per dimensioni e peso. Ciò non significa che il Sony Vaio Duo 11 sia ingombrante e pesante, semplicemente appare così se lo confrontiamo con altri tablet convertibili basati su Windows 8, mentre, ribaltando il punto di vista, rientriamo nella media di analoghi Ultrabook di ultima generazione: 18 mm di spessore massimo e 1,3 kg di peso.
Display
In ogni situazione possiamo sfruttare l’eccellente schermo touch OptiContrast IPS da 11,6″ del Sony Vaio Duo 11, con sorprendente risoluzione Full HD 1080p: applicazioni, giochi e video prendono letteralmente vita su un display dalla qualità visiva ai vertici sotto ogni punto di vista (fedeltà dei colori, contrasto, dettaglio, angolo di visione).
La sensibilità e la precisione al tocco sono ai massimi livelli, rendendo il minuscolo trackpoint “annegato” tra i tasti – che fa tanto anni ’90 ricordando i portatili IBM Thinkpad – praticamente inutile. Se passiamo al destkop tradizionale, però, questo torna utile considerando la dimensione minimale di icone e tasti di ridimensionamento o apertura/chiusura delle finestre, che rendono disagevole il tocco tradizionale.
Se dobbiamo trovare un difetto è il rivestimento lucido, una vera calamita per le impronte digitali. In sostanza bisogna portare sempre con sé un panno per la sua pulizia.
Stilo
Come molti tablet basati su Windows 8, il Sony Vaio Duo 11 dispone di uno stilo, che può essere utilizzato sia per impartire comandi – utile nel destkop tradizionale – sia per inserire testo a mano libera o semplicemente sfogare la propria creatività con applicazioni dedicate.
Lo stilo è ben bilanciato in mano e i due tasti funzione integrati permettono di tagliare elementi in una pagina e incollarli in un’altra, incrementandone la versatilità. La precisione del tocco è eccellente, all’altezza della tecnologia Wacom impiegata da Samsung sui propri tablet, con una conversione della grafia in testo realmente accurata.
Ci aspettiamo più applicazioni che supportano l’interazione con lo stilo, anche se Sony ha fatto un ottimo lavoro di personalizzazione. Con Active Clip si possono ritoccare foto, per esempio seguire i bordi di un elemento con lo stilo e poi ritagliarlo isolandolo dallo sfondo, mentre Vaio Note Anytime permette di prendere appunti a mano libera come su un vero e proprio blocco note, mentre l’add-in specifico per PowerPoint implementa un controllo avanzato delle presentazioni, con lo stilo che evidenza i punti principali di ogni slide.
Connettività
Anche la connettività e l’espandibilità sono ai vertici: dotazione completa di sensori (GPS, accelerometro, giroscopio, bussola, NFC), due porte USB 3.0, oltre a connettori per Ethernet, VGA e HDMI. Quest’aspetto, se valutiamo il Sony Vaio Duo 11 come un Ultrabook convertibile, lo pone in vantaggio rispetto a esemplari di riferimento come Samsung Serie 9 o Apple MacBook Air, dove per esempio mancano la porta di rete, disponibile solo con adattatore USB o Thunderbolt.
Ovviamente, non manca il supporto alla connettività wireless Bluetooth 4.0 e Wi-Fi a/b/g/n.
Particolarmente interessante la funzionalità One-Touch sviluppata da Sony per sfruttare la capacità NFC: i contenuti multimediali possono essere trasmessi a dispositivi Sony compatibili, come lo smartphone Xperia S che abbiamo usato per testarla, semplicemente accostandoli per stabilire una connessione wireless bidirezionale. One-Touch funziona anche con il Bluetooth, per accoppiare con facilità diffusori esterni o cuffie.
Autonomia e multimedialità
Il primo prezzo da pagare è quello del peso e della portabilità, il secondo è quello dell’autonomia. Un utilizzo vario – navigazione Web, riproduzione video e foto, produttività personale – permette di superare agevolmente le quattro ore di autonomia: meno di un Ultrabook equivalente, ma soprattutto meno di un tablet convertibile.
Sony, comunque, rende disponibile come accessorio una sottile batteria opzionale che duplica l’autonomia oltre a integrare un vano per riporre lo stilo, che purtroppo manca nel corpo principale del notebook convertibile.
L’autonomia cala drasticamente quando riproduciamo video Full HD a pieno schermo, una gioia per gli occhi ma meno per la batteria: scendiamo a poco più di due ore, appena sufficiente per un film.
Chi vuole godere di una completa esperienza multimediale deve inoltre investire in un buon paio di cuffie stereo poiché gli altoparlanti integrati, pur riproducendo un audio fedele e pieno, peccano in potenza, restituendo un livello acustico basso.
Conclusioni
Nel complesso, non è semplice giudicare questo Sony Vaio Duo 11. Da un certo punto di vista, è un tablet convertibile che appare caro, pesante e ingombrante. Dall’altro, è un Ultrabook convertibile con eccezionale schermo Full HD da 11,6″ e dalla elevata potenza di calcolo e versatilità.
Guardandolo per ciò che è, un bellissimo e prestante ibrido, offre una connettività senza pari nel settore, la capacità di gestire tranquillamente sia programmi destkop per creare contenuti (per esempio, Adobe Photoshop e Premiere) sia le più tranquille app del marketplace di Windows 8 con cui fruirli, e un capace schermo multitouch gestibile con pari efficacia sia col classico tocco sia col versatile stilo in dotazione.
Purtroppo il particolare design ha reso impossibile integrare un touchpad tradizionale, oltre a non rendere separabili la parte tablet dalla tastiera dock, è l’autonomia è decisamente scarsa. Forse, questi ultimi due aspetti, insieme al prezzo, rappresenteranno le discriminanti per la scelta, essendo questo Vaio Duo 11 stretto tra la morsa dei tablet con tastiera opzionale e degli Ultrabook tradizionali.
Ma anche se non è un perfetto ibrido tra tablet e notebook, Sony ha sposato la causa di Windows 8 con un dispositivo che non passa inosservato e che saprà attrarre le attenzioni dell’utenza business e dei creativi alla ricerca di un versatile e lussuoso pacchetto completo. Per la maggior parte dell’utenza, però, le esigenze più comuni per performance e portabilità saranno soddisfatte da dispositivi più economici.