Startup: iscriversi è un'impresa

L'accoglimento delle domande, i criteri, le procedure, i documenti. La registrazione di una startup non è così semplice. Ecco come farsi aiutare.
L'accoglimento delle domande, i criteri, le procedure, i documenti. La registrazione di una startup non è così semplice. Ecco come farsi aiutare.

Sono poco più di 500 le startup registrate presso le camere di commercio nell’elenco speciale delle società innovative che possono godere del trattamento riservato dalla legge 221 (ex decreto crescita). Un numero importante, ma che nasconde una certa farraginosità del processo. Registrarsi richiede infatti qualche sforzo e talvolta nel percorso si incontrano dubbi, resistenze, intralci burocratici. Anche Italia Startup se ne è accorta e si propone per rimuovere il più possibile questi ostacoli.

Se è vero che i numeri sono incoraggianti e che quindi il Decreto Sviluppo inizia a dare i primi tanto attesi frutti – a proposito: il Ministero dello Sviluppo ha riassunto tutto il lavoro compiuto all’indirizzo CantiereCrescita.gov – è altrettanto vero che registrare la propria startup innovativa non è ancora facile e chiaro.

Qualche giorno fa l’associazione aveva anticipato con un tweet l’intenzione di dare supporto a chi trovava delle difficoltà presso le Camere di Commercio della propria città. Impegno poi confermato.

I principali problemi affrontati dalle startup e segnalati all’associazione fondamentalmente sono di due tipi: l’impreparazione delle camere di commercio nella registrazione della startup secondo la procedura (nelle principali città ci sono siti appositi, numeri verdi, ma talvolta si viene rimandati al sito nazionale registroimprese.it); e poi ci sono i commercialisti, non sempre aggiornati alla nuova normativa per quanto riguarda gli oggetti sociali e i molti elementi da considerare. Per esempio, dà spesso noie il caso in cui la startup è già iscritta al registro, prima dell’entrata in vigore della norma, e il passaggio può essere parecchio complesso, implicando un cambio di attività prevalente.

Per tutte queste ragioni, Italia Startup ha deciso di fare la sua parte per quanto riguarda almeno la Camera di Commercio di Milano (e quindi tutta l’area del milanese, peraltro tra quelle con la più alta densità di startup nel Paese):

La Camera di Commercio di Milano si è resa disponibile a farsi carico di situazioni problematiche delle startup innovative che operano nella provincia di Milano che noi segnaleremo loro e a dare comunque un supporto a startup che operano in altri territori. In queste ultime settimane abbiamo così aiutato le startup associate a risolvere alcuni dubbi e ora vogliamo riuscire a tendere la mano anche a realtà e giovani imprese non associate.

Se dunque qualcuno riscontra delle difficoltà, se magari la pratica è ancora ferma, può essere un aiuto inviare una mail a segreteria@italiastartup.it segnalando nome, Camera di Commercio di riferimento e la problematica in corso.

Come ci si iscrive

Sul web e nella documentazione ministeriale e delle camere di commercio le guide per l’iscrizione si sprecano. Innanzitutto, è meglio leggersi da cima a fondo la Guida alla Compilazione, dove vengono fissati i due paletti principali di questo iter:

  • Domanda di iscrizione nel registro delle imprese (con due differenti modalità in caso di nuova società o società già registrata in precedenza)
  • Autocertificazione dei requisiti necessari con dichiarazione a firma digitale dal rappresentatnte legale dell’azienda.

Il ministero guidato da Corrado Passera ha anche stilato un primo punto della situazione startup, anch’esso utile per segnare tutte le risorse disponibili per poter registrare la propria startup.

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