Microsoft ha finalmente trovato la soluzione definitiva per il bug relativo al processo SVCHOST in Windows XP. Con gli aggiornamenti della scorsa settimana, l’azienda ha rilasciato una patch che risolve il problema segnalato circa tre mesi fa e che provocava il blocco del computer, in quanto l’uso della CPU raggiungeva il 100%. Il bug erano dovuto ai numerosi update cumulativi di IE6 e IE7. Ecco perché alcuni utenti hanno parzialmente risolto il problema, installando Internet Explorer 8, l’ultima versione del browser compatibile con il vecchio sistema operativo.
Windows XP è stato presentato oltre 12 anni fa e durante il suo ciclo di vita, che terminerà il prossimo 8 aprile, ha ricevuto centinaia di aggiornamenti, molti dei quali per le varie versioni di Internet Explorer. All’inizio di ottobre 2013, gli utenti hanno iniziato a segnalare un comportamento anomalo del proprio computer, quando veniva eseguito Windows Update. Il processo SVCHOST, che avvia il servizio degli update, portava l’uso della CPU al 100%, anche dopo l’installazione pulita di Windows XP SP3. Un analogo bug si era verificato nel 2007 con la versione SP2 del sistema operativo.
Analizzando il log di Windows Update, Microsoft ha scoperto che il Windows Update Agent rimaneva bloccato durante l’elaborazione del lungo elenco di patch per Internet Explorer 6 e 7. Il sistema deve infatti valutare oltre 40 update cumulativi sostituiti dai successivi, rilasciati dal 2001 ad oggi. Dustin Childs, group manager del Microsoft Trustworthy Computing, ha dichiarato che il bug è stato risolto:
Microsoft ha eliminato gli aggiornamenti di sicurezza legacy per Internet Explorer che sono stati sostituiti da update più recenti. Ciò riduce il tempo impiegato da Windows Update per verificare gli update esistenti prima di installare i nuovi. Questa azione migliora solo le prestazioni dell’aggiornamento e non ha effetto sulla sicurezza degli utenti.
Per velocizzare la procedura, gli utenti che utilizzano ancora Windows XP SP3 dovrebbero scaricare le patch manualmente e creare una ISO personalizzata, ma ciò richiede tempo e buone capacità tecniche. Dato che il supporto per il sistema operativo terminerà tra meno di 90 giorni, in caso di formattazione è consigliabile installare Windows 7 o Windows 8.1, se compatibili con le applicazioni usate e con l’hardware del computer.