Per chi si appresta a valutare l’acquisto di un’auto elettrica è d’obbligo porsi alcune domande: innanzitutto se il budget a disposizione è sufficiente per mettersi alla guida di un veicolo a zero emissioni, poi se c’è la possibilità di “fare il pieno” a casa propria oppure affidandosi alle colonnette distribuite per il territorio. Ultimo, ma non meno importante criterio da tenere in considerazione, è relativo alla temperatura che si raggiunge nella stagione più fredda.
Stando a quanto emerso da uno studio condotto da AAA (organizzazione specializzata in assistenza stradale), le batterie equipaggiate risentono infatti in modo significativo delle condizioni meteorologiche e, più precisamente, offrono performance ben lontane da quelle ottimali quando il termometro si abbassa. Non si sta parlando di una differenza trascurabile: a -7° C si avrebbe un calo dell’autonomia pari al 57%, dunque più che dimezzato rispetto a quando si viaggia con una temperatura ideale di 24° C. Va specificato che si tratta di valori medi, calcolati sulla base di tutti i test condotti, dunque è possibile che un particolare modello sia meno soggetto al problema, mentre per altri le situazione potrebbe essere ancora più grave.
A quanto pare anche le temperature troppo elevate sarebbero sfavorevoli per la durata delle batterie, ma in misura decisamente inferiore. Questo spiega almeno in parte perché la California è uno degli stati in cui fino ad oggi si è registrato il tasso d’azione più elevato al mondo per quanto riguarda le auto elettriche.
La palla passa ora nelle mani di progettisti e ingegneri, che consapevoli anche di quanto rilevato da AAA saranno chiamati a studiare sistemi e accorgimenti finalizzati a rendere il problema solo un brutto ricordo. Nel frattempo, prima di acquistare un veicolo con propulsore elettrico, forse è meglio dare un’occhiata al termometro.