Il Consumer Electronics Show di Las Vegas è da oltre mezzo secolo il palcoscenico dove i più importanti player del mondo hi-tech mostrano le loro innovazioni. Un evento che apre l’anno, dal quale emergono i trend che andranno a segnare il mercato nei dodici mesi a venire. Tra i protagonisti di questa edizione, al CES 2018, anche decine di startup scelte per rappresentare l’Italia e l’innovazione made in Italy.
Stiamo parlando di team impegnati nei settori più differenti: dall’impiego di dispositivi indossabili per il monitoraggio della salute (Avanix, RECU) ad alimentazione (BENTUR) e agricoltura di precisione (Agricolus), dalla realtà virtuale (Orwell VR) all’analisi dei Big Data, fino al gaming, alla mobilità (MyAir), alle energie rinnovabili e alle smart city. A livello numerico, la regione maggiormente rappresentata è la Sardegna, che porta a Las Vegas ben sette progetti. L’elenco completo dei rappresentanti italiani al Consumer Electronics Show 2018 è consultabile sul sito ufficiale della kermesse.
Fra le realtà nostrane impegnate a Las Vegas in questi giorni anche una vecchia conoscenza di Webnews, la squadra perugina di TeamDev, che già abbiamo incontrato negli anni scorsi al Mobile World Congress di Barcellona dove ha presentato la soluzione Agricolus dedicata all’agricoltura di precisione. Abbiamo scambiato qualche battuta con il CEO Andrea Cruciani.
Agricolus è fra le realtà ad alto tasso di innovazione che rappresentano l’Italia a Las Vegas in occasione del CES 2018: cosa significa essere presente su un palcoscenico tanto importante?
È un onore, e anche un impegno, essere nella prima delegazione ufficiale italiana al CES: noi partecipanti sentiamo la grande opportunità che questo palcoscenico può offrirci e la sfida di essere arrivati, come gruppo-nazione, in ritardo rispetto ad altre nazioni europee che hanno ormai una presenza massiccia all’evento da anni. Ancora non ci rendiamo nemmeno conto fino in fondo, essendo per noi tutti la prima volta qui, di quello che potrà rappresentare una fiera così importante (quest’anno è la 51ma volta che viene organizzata). La sfida è quella di renderci visibili a partner ed investitori del Nord America che possano collaborare con noi per estendere il nostro mercato.
Qual è lo stato di salute dell’ecosistema startup nel nostro paese?
Crediamo veramente che l’Italia sia un luogo fertile per l’innovazione e che la componente mancante, ovvero la capacità di fare sistema, possa essere l’ingrediente che ci aiuterà ad affrontare i mercati. Rispetto ad altre nazioni, forse pensiamo ancora troppo “in piccolo”, anche vittime dell’approccio individualista che rende tutto più complesso e faticoso. In questi anni abbiamo conosciuto tante persone che rappresentano il genio italico e la spinta imprenditoriale che ha fatto divenire la nostra nazione una delle potenze industriali a livello mondiale. Ci sono gli strumenti per riconquistare gradini sul palcoscenico internazionale e noi ce la mettiamo tutta per dare un contributo fattivo e collaborativo all’ecosistema.
Parliamo nello specifico di agricoltura di precisione: cosa propone il vostro team?
Il nostro team è composto da competenze multidisciplinari tra cui agronomi, data scientists, esperti di dati GIS (sistemi cartografici), User eXperience e sviluppatori software. Un team così articolato, e anche complesso da costituire, è necessario quando si vuole portare all’agricoltura sistemi di supporto alle decisioni. Sistemi che integrano tecnologie complesse come l’IoT, i dati satellitari da droni, il machine learning ed i predictive analytics. Inoltre, vista la particolarità dell’argomento, tutto questo deve essere trasferito agli agronomi e agli imprenditori agricoli in un modo utilizzabile e facilmente interpretabile con il fine ultimo di ottimizzare il loro lavoro giornaliero, riducendo gli sprechi ed aumentando la qualità della produzione. Noi proponiamo quindi una costellazione di applicativi software che possono predire malattie, ottimizzare l’utilizzo dei trattamenti, dare ragguagli sulla produzione futura e tenere in contatto tutti gli operatori che operano nell’azienda agricola, in modo che tutti possano sapere quando e cosa fare nel momento più opportuno.