Dopo le ultime dichiarazioni di Mark Zuckerberg riguardo lo scandalo Cambridge Analytica, che ha ammesso che sono stati sfruttati i dati di 87 milioni di utenti Facebook per creare pubblicità mirate a fini politici, tra cui quelli di 1 milione di europei, la Commissione Europea prende posizione sul caso definendo la situazione “inaccettabile”.
Lo fa attraverso le parole di un portavoce della Commissione Ue, Christian Wigand: «La Commissione indagherà sul caso dei dati personali condivisi da Facebook, che consideriamo inaccettabile», afferma il portavoce dell’esecutivo europeo, specificando che «i dati resi noti dal colosso americano confermano infatti che utenti europei sono stati coinvolti» e precisando che la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova «ha scritto una lettera a Facebook la scorsa settimana chiedendo ulteriori spiegazioni entro due settimane» e che «Facebook ha già detto di essere disponibili a chiarimenti».
Lo scandalo si allarga, dunque. Nelle scorse ore, Facebook ha reso noto che i dati violati da Cambridge Analytica riguardano ben 87 milioni di persone, circa 30 milioni di utenti in più rispetto alle stime precedenti. L’azienda di analisi ha utilizzato diverse informazioni senza il consenso degli utenti a fini politici e anche tantissimi utenti europei sono stati colpiti dallo scandalo sulla privacy dei dati. In particolare, in Germania sono stati utilizzati indebitamente i dati di 310 mila utenti, in Italia di oltre 312 mila utenti e il Paese del vecchio continente più colpito è la Gran Bretagna, con 1,1 milioni di persone.
In seguito alle feroci polemiche divampate a seguito di tale scandalo, Facebook sta adottando dei cambiamenti necessari a meglio proteggere la privacy dei suoi utenti; come parte di tali cambiamenti, il social semplifica i termini di servizio, notificherà alle persone se le loro informazioni sono state condivise in modo improprio, permetterà di vedere quali informazioni hanno condiviso con tutte le app di terze parti attraverso un collegamento presente nella parte superiore del News Feed a partire dal prossimo 9 di aprile. A ogni modo, la Commissione Europea vuole saperne di più e per tale motivo si attendono ulteriori dettagli entro le prossime settimane.