HTC Desire 500: preggi e difetti
Design e materiali (↑)
HTC si è lanciata nella missione di recuperare importanti quote di mercato rispetto alla sempre più feroce concorrenza sul mercato degli smartphone Android e, dopo aver lanciato gli eccellenti HTC One e HTC One Mini, appartenenti rispettivamente alla fascia alta e medio-alta, adesso propone, con l’HTC Desire 500 un dispositivo di livello medio-basso in quanto a prezzo, ma non per questo meno curato e interessante dei suoi fratelli maggiori.
La natura niente affatto economica dell’HTC Desire 500 viene sottolineata innanzitutto da una qualità costruttiva che, pur non raggiungendo i livelli premium dell’HTC One, si dimostra comunque ben al di sopra della media. La scocca è in plastica rimovibile, ma dà comunque al dispositivo un feeling estremamente solido e compatto, nonché sottile e leggero (9,9 mm di profondità per 123g di peso).
Lo schermo da 4,3″ rende l’HTC Desire 500 piuttosto comodo da impugnare anche con una mano sola, così come l’elegante design fatto di angoli smussati e superfici piacevoli al tatto. Forse troppo smussati sono gli unici tasti fisici presenti sulla scocca (accensione e bilanciere del volume), che risultano appena percettibili e dunque difficili da individuare al solo tatto.
Sono molto gradevoli dal punto di vista estetico, invece, gli accenti cromatici (disponibili in diverse colorazioni) sul bordo e sul retro del dispositivo.
Dotazione hardware (↑)
Anche la scheda tecnica, relativamente al segmento di prezzo, non è da sottovalutare. Abbiamo infatti un processore Qualcomm Snapdragon 200 (quad-core da 1,2 GHz), una GPU Ardeno 205, 1 GB di RAM, una batteria (rimovibile) da 1.800 mAh, una fotocamera posteriore da 8 megapixel e, infine, – unica caratteristica “debole” del dispositivo – soli 4 GB di memoria integrata (di cui circa 1 libero all’avvio del dispositivo). La memoria è comunque espandibile fino a 64 GB attraverso lo slot microSD.
Il pannello LCD è un IPS da 800×480 pixel di risoluzione, che sulla diagonale di 4,3” risultano in una densità di 217 ppi, non eccellente, dunque, ma più che sufficiente nell’utilizzo quotidiano. Anche perché il resto dei valori dello schermo (luminosità, angolo visuale, colori e contrasto) è decisamente buono. Senz’altro, comunque, l’esperienza di lettura con testi molto piccoli (ebook, browsing web senza zoom, ecc.) non sarà il forte di questo HTC Desire 500.
Usabilità, connessioni e software (↑)
Il software montato sull’HTC Desire 500 è Android Jellybean 4.1.2 con la più recente interfaccia Sense 5.0, e include dunque le più recenti novità software di HTC come l’applicazione BlinkFeed, aggregatore di notizie che rappresenta una gradevole alternativa a Flipboard e simili.
Il tutto è gestito con rapidità e naturalezza dall’HTC Desire 500, che, pur non offrendo una velocità di esecuzione fulminea da top di gamma, non risulta mai in difficoltà nel lanciare applicazioni, navigare tra le schermate home ed eseguire i giochi 3D più comuni. Nella nostra prova, Temple Run 2 non ha mostrato particolari esitazioni, anche grazie a un’ottima reattività del pannello touch e dei sensori di movimento equipaggiati. Il browsing web risente di qualche ritardo e singhiozzo di fluidità solo quando vengono caricate le pagine più pesanti e grafiche, ma si rivela comunque soddisfacente.
È buona anche la multimedialità, grazie alle già menzionate qualità dello schermo e alle performance dello speaker, che è mono e disposto tradizionalmente sul retro della scocca (non frontale, dunque, come quelli impiegati dall’HTC One), ma dotato di una buona potenza e di una nitidezza del suono discreta. Ricordiamo che, come molti modelli HTC, anche il Desire 500 si avvale della collaborazione con Beats Audio.
Anche la fotocamera da 8 megapixel, con flash LED e obiettivo 28mm f/2, offre una buona prestazione, catturando immagini abbastanza definite e offrendo soprattutto una buona serie di opzioni come, ad esempio, i filtri creativi applicabili in tempo reale e la modalità raffica.
Per quanto riguarda l’autonomia, la batteria da 1.800 mAh si rivela sufficiente nella gestione del dispositivo, consentendo di arrivare a fine giornata senza troppi problemi con un utilizzo medio e raggiungendo ottimi valori in fase di stand-by. Ovviamente, impiegando in modo intensivo le antenne, lo schermo e, soprattutto, CPU e GPU (ad esempio, con titoli 3D impegnativi), l’autonomia si riduce sensibilmente, fino a richiedere una carica anche a metà giornata.
A livello di connessioni, troviamo tre bande GSM (900-1.800-1.900MHz) e due bande HSPA (900-2.100MHz) con download fino a 7,2 Mbps. Immancabile il Wi-Fi 802.11 b/g/n, così come il Bluetooth 4.0 e il modulo GPS. È assente, invece, la tecnologia NFC.
Verdetto e prezzo (↑)
L’HTC Desire 500 è uno smartphone ben disegnato, dotato di una qualità costruttiva eccellente (per la fascia di prezzo), una scheda tecnica robusta e un reparto software competitivo. La versione di Android non è la più recente 4.3, cosa che potrebbe in qualche modo allontanare i puristi dell’OS made in Google, ma in compenso l’interfaccia Sense 5.0 si rivela gradevole dal punto di vista estetico e ben concepita, oltre che dotata di alcuni software esclusivi piuttosto interessanti.
Considerando la reperibilità sul mercato a prezzi intorno ai 249 €, con il Desire 500, HTC propone sul mercato un dispositivo altamente concorrenziale, che a livello hardware non riuscirà a soddisfare solo gli amanti delle prestazioni estreme (abituati del resto a ben altre spese), offrendo invece un rapporto qualità/prezzo altamente competitivo a chiunque cerchi uno strumento semplicemente in grado di eseguire senza fatica tutte le funzioni quotidiane più comuni (chiamate, messaggistica, e-mail, browsing, GPS, multimedialità e gaming moderato).
Gli unici difetti ammontano a una dotazione di memoria piuttosto limitata (ma espandibile) e a uno schermo che non raggiunge le densità di pixel viste in alcuni recenti modelli, dettagli che, a nostro giudizio, risultano ampiamente trascurabili nel quadro complessivo.