Google Glass è il nome degli innovativi occhiali del colosso delle ricerche online, che permettono a chi li indossa di avere informazioni aggiuntive sulla realtà che ci circonda grazie alla realtà aumentata. Sta divenendo dunque effettivo il progetto futuristico alla Minority Report che, fino a pochissimi anni fa, era relegato a vera e propria fantascienza.
Uscita e prezzo dei Google Glass
Il colosso di Mountain View ha inizialmente reso disponibile una edizione (Explorer) dei Google Glass dedicata agli sviluppatori, con unità limitate acquistabili al costo di 1500 dollari. A partire da metà 2014 i Glass sono invece in vendita aperta al pubblico negli Stati Uniti, confermando il prezzo di distribuzione praticato con l’edizione per developer, e dallo scorso 23 giugno sono sbarcati anche in Europa, nello specifico nel Regno Unito. Cinque le colorazioni disponibili (Charcoal, Tangerine, Cotton, Shale e Sky) per una confezione che contiene cavo, caricabatterie, auricolari mono e custodia. Al momento non è ancora noto quando i Glass saranno acquistabili anche in Italia e nel resto del Vecchio Continente.
Le specifiche tecniche
Secondo il documento ufficiale rilasciato dai Google, gli occhiali a realtà aumentata sono costruiti con una montatura caratterizzata da un telaio resistente e da naselli regolabili, così da poter essere meglio adattati a ogni tipo di viso. Il display è stato montato su una lente, è ad alta definizione e andrà a proiettare le immagini direttamente sugli occhi dell’utente, dove i contenuti verranno visualizzati come se ci si trovasse di fronte a uno schermo da 25 pollici, visto da una distanza di due metri.
Basati sul sistema operativo Android, i Google Glass sono compatibili con ogni smartphone dotato della tecnologia Bluetooth. Presente sul lato destro della montatura un touchpad utile a scorrere tra i menu e tra i contenuti; la dotazione comprende poi una fotocamera con sensore da 5 megapixel in grado di garantire una buona qualità delle fotografie e di catturare video a 720p, 16 GB di storage di tipo flash (di cui 12 GB utilizzabili dall’utente), un comparto audio a conduzione ossea, connettività Wi-Fi e Bluetooth e una batteria che assicurerà un’autonomia pari a circa un giorno di normale utilizzo. Questa sarà ricaricabile sia tramite il cavo USB incluso nel pacchetto, che attraverso un caricabatterie da parete. In apertura del Google I/O 2014, la compagnia statunitense ha annunciato la terza versione Explorer degli occhiali, che ha una quantità di memoria RAM raddoppiata – da 1 GB a 2 GB – e una batteria migliore, che garantirà un’autonomia superiore del 15%.
Cosa si può fare con i Google Glass?
Secondo numerosi sviluppatori che hanno già avuto modo di testare gli occhiali, i Google Glass sono talmente innovativi che non se ne potrà più fare a meno perché cambiano la vita. Ciò è dovuto alle numerose funzionalità che possiedono. Innanzitutto, il dispositivo si comanda tramite i comandi vocali e/o il touchpad inserito sul lato destro: semplicemente usando la propria voce, chi li indossa potrà effettuare ricerche su Google e visitare i siti Web desiderati, leggere le notizie online, controllare i social network, utilizzare gli Hangout per avviare videoconferenze con i propri amici e mostrare loro ciò che si sta guardando in quel momento, telefonare, visualizzare i messaggi (SMS) e inviarne uno nuovo, tradurre un testo da una lingua di origine a una di destinazione, scattare fotografie, registrare video, condividere ogni contenuto sui canali sociali e utilizzare Google Maps per ottenere indicazioni stradali.
Queste sono le feature offerte direttamente da Google, ma gli sviluppatori terze parti sono già al lavoro su numerose applicazioni volte ad estendere le possibilità dei Glass. Tra queste, ve n’è ad esempio una che permette di identificare un amico nella folla sfruttando il riconoscimento facciale, e un’altra che consente di dettare un’email: ben si comprende perché un oggetto simile, in grado di far “scomparire” l’hardware all’interno di un semplice paio di occhiali, si candidi a diventare la “next big thing” nel contesto di quella che sarà la nuova ondata di tecnologia indossabile.
Cosa si prova ad indossare i Google Glass?
L’esperienza d’uso prodotta dai Google Glass è senza dubbio unica e per mostrarla Google ha deciso di condividere un breve video, più esplicativo di ogni parola:
Privacy e netiquette
Sono numerosi i rischi per la privacy delle persone che potrebbero derivare da un uso scorretto dei Google Glass: si tratta di una questione di fondamentale importanza, tanto che ha anche sollevato delle serie preoccupazioni tra i membri del Congresso USA, i quali hanno chiesto al produttore delucidazioni in merito. A preoccupare sono in particolar modo le app che faranno utilizzo delle tecnologie di riconoscimento facciale, sulla registrazione dei video e sulla possibilità di scattare le fotografie. Secondo Google, per eseguire azioni come queste è però necessario interagire con la mano oppure mediante comandi vocali, così che le persone nei dintorni possano rendersi conto di quanto sta accadendo.
Google si è però spinto anche oltre, mettendo nero su bianco una vera e propria netiquette per gli utilizzatori di Glass. Quel che Google non vuole, infatti, è vedere i propri occhiali nelle mani dei cosiddetti “Glasshole”, utenti che utilizzano in modo rude lo strumento senza la necessaria consapevolezza di ciò che tale uso comporta nei rapporti con le altre persone. Google chiede ai propri “explorer” di non essere schiavi della tecnologia e, anzi, di liberarsene proprio grazie a strumenti indossabili quali i Glass. Non solo: spegnerli quando inopportuno, chiedere prima di fotografare e agire con discrezione sono regole di buon comportamento che occorre interiorizzare prima di sfoggiare i propri occhiali in mezzo ad altre persone.
Google Glass in auto: rischi e benefici
I Google Glass mostreranno in maniera innovativa le indicazioni stradali chieste da chi li indossa, mediante Google Maps, direttamente sull’occhio dell’utente, andando così potenzialmente a rappresentare un’autentica e comoda novità per chi guida una vettura. Visualizzare le mappe mentre si è al volante potrebbe però essere molto rischioso e causare facilmente incidenti stradali, tanto che ad esempio il Ministero dei Trasporti britannico ha già vietato l’uso del device ancor prima del debutto sul mercato.
L’obiettivo è quello di impedire ai conducenti di usare i Glass su strada, poiché potrebbero distrarre troppo. Non è ancora noto se anche in Italia verrà adottata dal Governo una misura del genere, ma in ogni caso sarà estremamente necessario usare il buonsenso epernon metter a rischio la propria vita e quella altrui.
Ci sono occhiali concorrenti ai Google Glass?
Il progetto di Google sta riscuotendo un così alto interesse tra i consumatori ancora prima dell’uscita, che sono varie le aziende che stanno valutando la costruzione di un dispositivo concorrente. Apple e Microsoft, le dirette rivali di Google, starebbero già sviluppando un device proprietario, mentre Sony ha brevettato un’offerta anti-Glass. Altri potenziali rivali degli occhiali di Mountain View sono Recon Jet, Vuzix, Oakley e Baidu, così come il produttore taiwanese Oculon, che sta preparando una versione più economica del dispositivo ma ugualmente performante, o l’italiana GlassUp. Nei prossimi mesi si dovrebbe comunque assistere all’annuncio di numerosi progetti del genere, dato che si prevede che il mercato degli indossabili sarà uno dei segmenti maggiormente redditizi nei prossimi anni.
RayBan e Oakley
Il 25 marzo 2014 Google firma uno storico accordo con l’italiana Luxottica: le parti si impegnano a portare sul mercato in tempi brevi nuove collezioni di prodotto in grado di sposare l’intelligenza dei Google Glass con il design dei famosi Ray-Ban e Oakley. La tecnologia tenta così di nascondersi all’interno del design, riducendo il proprio impatto sull’immagine dell’utente e dando vita ai cosiddetti “smart eyewear”. I Google Glass sono destinati dunque a diventare qualcosa di molto differente rispetto a quanto visto sul volto dei primi explorer, sposando di più le esigenze estetiche per meglio celare l’intelligenza che i Glass stanno concentrando all’interno del concept.