Spotify

Spotify è stato uno dei primi servizi di streaming musicale a debuttare sul mercato. Una piattaforma evoluta, matura, accessibile da pressoché qualsiasi dispositivo esistente in commercio. Tanti punti di forza per un prodotto in continua evoluzione, che dopo aver raggiunto computer, smartphone e tablet si è mossa con decisione verso l’ambito domestico (impianti home theater, altoparlanti, ecc.) e quello automobilistico (sistemi di infotainment).

Il debutto in Italia è avvenuto nel febbraio 2013 e da allora sono cambiate molte cose: ecco una panoramica su quanto ha da offrire Spotify, tra client, app, prezzi, playlist, radio, condivisioni social e modalità offline.

Spotify è stato uno dei primi servizi di streaming musicale a debuttare sul mercato. Una piattaforma evoluta, matura, accessibile da pressoché qualsiasi dispositivo esistente in commercio. Tanti punti di forza per un prodotto in continua evoluzione, che dopo aver raggiunto computer, smartphone e tablet si è mossa con decisione verso l’ambito domestico (impianti home theater, altoparlanti, ecc.) e quello automobilistico (sistemi di infotainment).

Il debutto in Italia è avvenuto nel febbraio 2013 e da allora sono cambiate molte cose: ecco una panoramica su quanto ha da offrire Spotify, tra client, app, prezzi, playlist, radio, condivisioni social e modalità offline.

L’universo legato all’ascolto della musica in streaming è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli ultimi anni. Un’evoluzione causata sia dalla sempre più capillare diffusione dei dispositivi mobile (smartphone e tablet) che da quella delle connessioni a Internet, da postazione fissa e in mobilità. Tra le numerose piattaforme offerte agli utenti una in particolare ha conquistato fin da subito un’ottima popolarità: si tratta di Spotify.

Il servizio, pur operando in un ambito relativamente giovane, ha alle spalle un’esperienza quindicinale. La fondazione risale infatti al 2006, in Svezia, ad opera di Daniel Ek (ex CTO di Stardoll) e Martin Lorentzon (co-fondatore di TradeDoubler). Ad oggi il servizio è disponibile in versione gratuita e a pagamento, in circa 92 Paesi di tutto il mondo, Italia compresa, nella maggior parte dei Paesi dell’Europa, tra i quali la Russia, tra i 20 mercati di audio in streaming più grandi al mondo, nella quasi totalità delle Americhe, in Australia, in Nuova Zelanda e in alcune nazioni dell’Asia.

Tutto su Spotify

Quanto costa Spotify: tutte le opzioni

Le formule offerte da Spotify sono essenzialmente due: Free e Premium. La prima non prevede alcuna spesa ma ovviamente impone alcune limitazioni agli utenti, anche se nel tempo è evoluta in modo significativo. La seconda richiede invece un esborso economico mensile che varia a seconda del tipo di pacchetto scelto a fronte del quale è possibile usufruire di alcune funzionalità extra. Nel corso del tempo le modalità gratuite di fruizione hanno subito notevoli cambiamenti, la maggior parte dei quali accolti a braccia aperte dagli utenti.

Inizialmente era consentito solo l’ascolto su computer, con un numero massimo di skip per ogni ora, limitazioni sullo streaming mensile e l’obbligo di ascoltare inserzioni pubblicitarie tra un brano e l’altro. Oggi è possibile accedere alla piattaforma anche in mobilità senza spendere nulla, ascoltare musica da una lista di oltre 50 milioni di brani, podcast e audiolibri, così come ottenere 30 minuti di vantaggi Premium semplicemente guardando alcuni spot da 15 o 30 secondi, grazie all’iniziativa Video Takeover.

L’offerta Spotify Premium a oggi si divide in quattro tipi di abbonamento: c’è per esempio quello chiamato Individual, che al costo mensile di 9,99 euro, permette di ascoltare brani in modalità offline o lo streaming senza alcun tetto e senza pubblicità. Stessi servizi anche per la proposta Student, che però costa meno, 4,99€ al mese, in quanto riservato agli studenti idonei iscritti all’università. L’opzione Duo è invece più adatta a una coppia che vive insieme: al prezzo di 12,99€ diventano disponibili extra come una playlist per due, regolarmente aggiornata con la musica amata da entrambi gli utenti, musica senza pubblicità, riproduzione on demand e in modalità offline.

L’altra due offerta per gli utenti Premium è Family: il pacchetto costa 15,99€ e prevede le stesse caratteristiche base degli altri abbonamenti, ma con in più sei account Premium per i membri della famiglia che vivono insieme e la possibilità di filtrare i contenuti per i più piccoli. Prima di mettere mano al portafogli è comunque possibile testare in modo approfondito tutti i vantaggi di un abbonamento Premium per un periodo di 30 giorni, da attivare al momento dell’iscrizione.

Ricapitolando, con entrambe le versioni si può:

  • Scegliere cosa ascoltare con Naviga e Cerca.
  • Ottenere consigli da funzioni personalizzate, come Scopri: Novità della settimana, Release Radar e Daily Mix.
  • Creare librerie di musica.
  • Scoprire cosa ascoltano amici, artisti e celebrità.
  • Creare le proprie Stazioni radio.

Spotify è disponibile su una gamma di dispositivi, inclusi computer, smartphone, tablet, altoparlanti, TV e auto e puoi facilmente passare da un dispositivo a un altro con Spotify Connect.

Web, desktop e mobile: come ascoltare musica da Spotify

È possibile ascoltare la musica in streaming di Spotify in tre modi diversi: affidandosi al player Web da aprire direttamente all’interno del browser digitando l’indirizzo play.spotify.com, scaricando un client desktop (dal sito ufficiale) da installare su computer fissi e laptop, oppure mediante le applicazioni mobile disponibili per smartphone e tablet. In quest’ultimo caso i software sono distribuiti per Android e iOS.

Spotify può anche essere riprodotto su console di gioco, altoparlanti, TV, smartwatch, su dispositivi Facebook Portal e auto, tramite applicazioni ad hoc o la funzione Spotify Connect, che permette di passare da un dispositivo a un altro utilizzando l’app Spotify come un telecomando. Ognuna di queste soluzioni è caratterizzata da un’interfaccia ottimizzata per la specifica tipologia di interazione, ovvero mouse, tastiera o display touchscreen. La UI, inoltre, è in continua evoluzione, grazie al rilascio costante di aggiornamenti che vanno a migliorare gli aspetti ritenuti più importanti, in modo da offrire un’esperienza sempre più in linea con le esigenze degli utenti.

L'interfaccia del player Web di Spotify, accessibile direttamente all'interno del browser

L’interfaccia del player Web di Spotify, accessibile direttamente all’interno del browser

Catalogo e Playlist di Spotify

Il catalogo offerto è composto da oltre 50 milioni di brani e tantissimi video, ma il numero è in costante crescita, con l’introduzione periodica di nuovi dischi e pubblicazioni. Sono incluse le opere gestire dalle major discografiche, ma anche quelle di numerose etichette indipendenti, che nella formula del business proposta da Spotify hanno trovato nel corso degli anni un modo per far conoscere la propria musica e raggiungere così un vasto pubblico a fronte di un investimento iniziale relativamente contenuto.

Su Spotify gli utenti possono fare moltissime cose, come per esempio ascoltare la loro musica e i podcast preferiti, e scoprine molti altri ancora, inclusi gli show musicali, guardare video musicali, documentari ed esclusive serie, e condividere playlist personalizzate, includendo anche canzoni presenti sul proprio disco fisso.

Una funzionalità simile, ad esempio, a quanto già visto in Google Play Music. Il servizio punta inoltre molto sulle interazioni social, offrendo la possibilità di condividere in modo semplice e veloce i propri ascolti con gli amici del social network Facebook oppure tramite email. Non manca poi la sezione Messaggi, che può in tutto e per tutto essere paragonata ad una tradizionale chat, o la possibilità di partecipare a delle sessioni di gruppo in tempo reale, per ascoltare musica insieme agli amici.

Spotify Radio e Cerca: le playlist personali

Punto di forza della piattaforma restano però le Radio, ovverosia delle playlist generate automaticamente dal servizio, in modo dinamico, sulla base di alcuni parametri specificati dall’utente (decennio, genere, artisti ecc.) e dei suoi ascolti precedenti. Una modalità che solleva dal compito di creare una scaletta, dando vita in pochi secondi ad una tracklist che può essere riprodotta per diverse ore. Con la funzione Cerca, come suggerisce già il nome stesso, si può sfogliare categorie come genere, mood, classifiche e nuove uscite, e visualizzare quindi una serie di consigli su album e musicisti che secondo l’algoritmo di Spotify potrebbero incontrare i gusti personali di chi ascolta, visualizzandoli all’interno di un’interfaccia ben strutturata ed organizzata.

Spotify in modalità offline: come funziona

Come detto in precedenza, sottoscrivendo un account Premium è possibile attivare l’ascolto in modalità offline. Questo consiste essenzialmente nel download di album, playlist e podcast, e nel loro salvataggio nella memoria interna. Una funzionalità disponibile su computer, smartphone e tablet, che può tornare utile per chi è solito viaggiare molto e si trova spesso in assenza di una connessione Internet, oppure per chi vuole evitare di consumare il traffico dati effettuando lo streaming. L’unica limitazione imposta è un massimo di 10.000 brani per dispositivo, fino a 5 dispositivi diversi.

Lo streaming: qualità e consumo dati

Quando si parla di streaming musicale è bene trovare il giusto compromesso tra qualità dell’ascolto e traffico dati generato, soprattutto se l’accesso al servizio avviene in mobilità e non attraverso una rete Wi-Fi. Spotify permette l’impostazione di questo parametro, offrendo agli utenti tre opzioni differenti: 96 kbps (standard su mobile), pari a un consumo dati di 43MB in un’ora e 1,34GB in un mese; 160 kbps (alta su mobile, standard su computer), con 72MB consumati in un’ora pari a 2,23GB in un mese; e 320 kbps (estrema su mobile, alta su computer), con quest’ultima abilitata solo per gli account Premium, con 144MB in un’ora e 4,46GB in un mese.

L'interfaccia del client desktop di Spotify, in esecuzione su computer Windows

L’interfaccia del client desktop di Spotify, in esecuzione su computer Windows

In casa e in auto

Grazie alle partnership siglate nel tempo con alcuni produttori hardware, la riproduzione dei brani di Spotify è supportata in modo nativo anche da un gran numero di casse e altoparlanti. Quelli della linea Sonos, ad esempio, oppure i media center Western Digital e Boxee, alcuni altoparlanti Sony, Logitech, Philips, Bang & Olufsen, Denon e Panasonic.

Si può usare Spotify sugli altoparlanti con:

  • Spotify Connect
  • Assistenti vocali
  • Bluetooth
  • Cavo USB o AUX
  • Google Chromecast Audio
  • Apple AirPlay

Su Spotify Everywhere è visibile una lista completa dei dispositivi compatibili. Ma non è tutto: le collaborazioni con Volvo e Parrot hanno consentito al servizio di debuttare anche al volante, integrato nella dashboard dei sistemi di infotainment in dotazione alle automobili. Non mancano però le opzioni per godere del servizio su altri modelli di auto: si può ad esempio connettere un dispositivo tramite cavo o Bluetooth, oppure un iPhone ad Apple CarPlay (per auto compatibili) o un device Android ad Android Auto.

Dal 13 aprile 2021 è inoltre disponibile il primo dispositivo fisico di Spotify completamente pensato per l’infotainment nelle automobili. Si chiama Car Thing e mira a offrire un’esperienza di ascolto in auto “più fluida” e personalizzata su ogni veicolo, grazie a uno schermo touch con una manopola  pensata per la navigazione, funzioni di controllo vocale, supporto all’assistente vocale Hey Spotify  e quattro pulsanti per avviare rapidamente musica, podcast e playlist. Piena, infine, la compatibilità con Chromecast, il dongle HDMI commercializzato da Google, uno dei gadget tecnologici di maggior successo degli ultimi anni.

Spotify è stato uno dei primi servizi di streaming musicale a debuttare sul mercato e, ancora oggi, beneficia del suo essere arrivato in anticipo rispetto alla concorrenza. Molte delle funzionalità introdotte nel corso del tempo sono state emulate dai competitor, a testimonianza di quanto la piattaforma sia in grado di innovare e proporre sempre qualcosa di nuovo, per la gioia dei suoi numerosi iscritti che, a fine 2020, superavano i 345 milioni di utenti attivi, in aumento del 27% rispetto all’anno precedente, di cui 155 milioni abbonati paganti (+24%).

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