Il primo febbraio 2008 morirà un tassello fondamentale della storia del web. È il primo giorno di febbraio, infatti, la scadenza ultima oltre la quale America OnLine non offrirà più alcun supporto agli utenti Netscape, determinando così la dipartita del browser che ha inaugurato l’era del World Wide Web, che ha sfidato Internet Explorer soccombendo allo strapotere Microsoft, che si è trascinato fino ad oggi e che nella magia del suo brand conserverà le nostalgie di quanti hanno vissuto da pionieri l’imporsi del web nella vita di tutti i giorni.
Era in 1994 quando Marc Andreessen e Jim Clark crearono la Mosaic Communications Corp trasformando di fatto lo schermo in una interfaccia per navigare gli “spazi” del web. La “N” del Navigator di Netscape era il percorso obbligato di quanti volevano sperimentare un nuovo (il vero) modo di vivere la rete. Le vicissitudini successive sono state molte ed il passaggio fondamentale è nell’acquisto del browser da parte di AOL nel 1999 per la cifra record di 4.2 miliardi di dollari (750 milioni verranno recuperati anni dopo in una disputa legale contro Microsoft legata al monopolio di IE sul mercato). La stessa AOL, ora, per firma di Tom Drapeau (a capo del progetto Netscape per AOL), chiude il percorso di vita del browser annunciandone il termine ultimo sul blog ufficiale.
La fine di Netscape, peraltro, era già scritta. Dopo aver perso la cosiddetta “browser war” contro Internet Explorer, Netscape è finito nelle mani di AOL ma le idee a supporto del progetto non sono state all’altezza della storia del brand. Netscape è stato così nel tempo riscritto sulla base del codice sviluppato presso i laboratori Mozilla, quindi si è avviato il portale Netscape.com (idea ispirata a Digg e destinata a soccombere presto), infine si è dato fine ad un marchio ormai completamente svuotato e schiacciato dalla nuova generazione dei browser odierni. I numeri riportati laconicamente da Wikipedia tratteggiano la caduta del browser: in uso dal 90% degli utenti durante la metà degli anni ’90, oggi adoperato da una frazione minima al di sotto dell’1%.
AOL assicura supporto e patch ancora fino al 1 febbraio. Da quel giorno in poi tutto sarà finito ed il consiglio offerto agli utenti (sulla scia delle vecchie ruggini con Microsoft e del feeling con i consanguinei di Mozilla) è quello di passare a Firefox. Anzi, per i nostalgici Netscape diventa semplicemente un addon per Firefox, così che la vecchia grafica del browser riviva gli antichi fasti sul motore della volpe. Netscape.com sopravviverà, ma la cosa interessa francamente a pochi.