10 anni: questa l’età di iTunes, la rivoluzione musicale targata Apple che ha visto la luce il 9 gennaio del 2011. Inizialmente pensato come un semplice riproduttore musicale, iTunes si è poi evoluto per comprendere uno store di brani digitali, filmati e applicazioni. La proposta di Cupertino è stata in grado di cavalcare l’onda dei desideri degli utenti, sopravvivendo in un mercato, quello discografico, messo a dura prova da strategie di business ormai obsolete in cui il libero scambio ha sovvertito le consuetudini d’acquisto.
Nel lontano gennaio del 2001, iTunes venne lanciato come semplice player musicale alternativo a Quicktime, diventato insufficiente per gestire le library degli utenti che si facevano sempre più corpose. Qualche mese dopo, in ottobre, venne presentato al pubblico il primo iPod Classic e, via via nel tempo, tutti gli altri modelli, compreso l’ormai storico iPod Mini, le varie versioni di iPod Nano e il gradito iPod Touch.
Bisogna attendere il 2003, però, per assistere alla nascita di iTunes Store. Il negozio virtuale di Apple è il primo esempio di successo dell’era del Web: Cupertino, infatti, è riuscita a sopravvivere alla vendita di musica digitale in un mercato dove la concorrenza, nella maggioranza dei casi, ha meramente fallito. La Mela ha dapprima corteggiato le case discografiche, convincendole che il Web avrebbe portato grandi soddisfazioni nonostante lo spauracchio del P2P, e poi gli stessi utenti grazie a prezzi concorrenziali e, dopo qualche tempo, all’abolizione del DRM. Oggi iTunes è il principale canale di distribuzione di musica digitale e i suoi numeri, spesso, superano abbondantemente gli introiti di negozi e catene discografiche reali.
Non solo musica. Da qualche anno, infatti, iTunes propone anche film e serie TV di culto, grazie a specifici accordi con le blasonate agenzie di produzione hollywoodiane e ai broadcaster. In quest’ottica si inserisce il lancio della prima “sfortunata” versione di Apple TV e dell’attuale modello in commercio che, dopo diversi tentativi, è finalmente riuscito a conquistare il gradimento del pubblico.
La rivoluzione giunge al suo culmine nel 2008, con il lancio di App Store. Il comparto di iTunes dedicato a iPhone e iPod Touch ha accelerato lo sviluppo di software per smartphone con una velocità mai vista prima. Oggi App Store è sinonimo di versatilità e possibilità di scelta, grazie alla presenza di oltre 300.000 applicazioni sia gratuite che a pagamento.
Infine, come non ricordare i cambiamenti principali avvenuti nell’anno appena concluso. Nel 2010 iTunes ha visto l’aggiunta del social network musicale Ping, una sorta di ibrido tra Facebook e Twitter dove gli utenti possono vagamente interagire con gli artisti, e Mac App Store, il negozio pensato per OS X. A tutto questo si aggiunga anche l’arrivo dei Beatles nel catalogo di Apple, a conclusione di lunghi anni di battaglie e corteggiamenti reciproci. Cosa altro ci aspetta nel futuro di Apple?
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