Sono dieci anni che la musica smaterializzata è entrata nella vita di chi oggi ne fa uso. Dieci anni dalla presentazione del primo modello di lettore mp3, arrivato molto dopo l’invenzione del popolare formato di compressione audio ma vero propulsore (assieme al Peer to Peer) della rivoluzione immateriale che ha travolto il mercato tradizionale.
Contrariamente a molte voci che celebrano la ricorrenza in questi giorni, il primo lettore mp3 non fu il Rio PMP300 della Diamond Multimedia: quest’ultimo fu solo il più famoso, mentre il primo vero modello fu il MPMan F10 della Saehan Information Systems, presentato al CeBit di Hannover. Per una questione di tempistiche nell’arrivo sugli scaffali, però, il Rio si prese tutti i guai del primo arrivato, che nel caso specifico furono una causa da parte della RIAA per complicità in pirateria (perchè assieme allo ying c’è sempre anche lo yang) . Diamond Multimedia, infatti, aveva ai tempi trovato un accordo con MP3.com per l’offerta di musica dal sito.
L’MpMan invece passò sotto silenzio lasciando al collega tutti gli oneri di una lotta che si protrae tutt’oggi. Esso aveva una memoria flash da 32 MB e misurava 91x79x165mm, si collegava al computer con una porta parallela (niente USB ai tempi) e aveva un piccolo monitor LCD sul fronte. Il costo iniziale fu di 250 dollari, in seguito calato a 200 dollari (al pari del Rio della Diamond avente medesima capienza).
Intanto la RIAA perdeva la sua prima causa per ingenuità. L’associazione chiedeva il bando del Rio perchè esso stesso infrangeva il diritto d’autore ma la corte sentenziò che il device in sè non poteva costituire motivo di bando anche perchè nemmeno poteva registrare.
Al contrario invece la Saehan Information Systems si schierò subito con le etichette entrando nella Secure Digital Music Initiative con quella che ormai era diventata una sua sottodivisione chiamata MPMan, e contribuì allo sviluppo delle prime tecnologie DRM. Il primo DRM fu crackato nel 2001, lo stesso anno in cui Microsoft elaborò il suo primo sistema di lucchetti digitali e in cui Apple mise in produzione il suo lettore mp3 rimasto un prodotto come gli altri fino a che nel 2003 Cupertino non ne consentì l’uso anche agli utenti di pc. A quel punto non ci fu più storia.