Con un’offerta per certi versi sorprendente, la società californiana Streamload ha appena messo a disposizione degli utenti 10Gb di spazio gratuito per il deposito di risorse quali filmati, immagini, MP3 ed ogni qualsivoglia tipo di file. Se Gmail aveva a suo tempo superato un limite importante fissando a 1Gb la possibilità di “storage”, ora Streamload sposta ulteriormente l’orizzonte decuplicando l’offerta.
In precedenza la stessa società offriva servizi similari, ma a pagamento. La recente innovazione imposta al settore ha spostato le strategie aziendali ed ora, sia pur se con alcuni vincoli, i 10Gb sono a disposizione di tutti per l’archiviazione e lo scambio di risorse. Il vincolo principale è quello della capacità di download: il pacchetto “Free” vincola infatti a 100Mb i dati scaricabili ogni mese, mentre per piccole cifre mensili è possibile portare molto oltre il Gigabyte tale capacità (con spazio per l’archivio virtualmente infinito).
I titolari del gruppo motivano l’importante offerta con la necessità di guardare ad un futuro nel quale la memoria e gli archivi saranno progressivamente spostati dalle singole macchine private al “network”: la progressiva connessione di un sempre maggior numero di strumentazioni porterà al deposito delle risorse su allocazioni esterne sempre raggiungibili grazie alla Rete, ed il mercato dello storage remoto diventa in questa ottica assolutamente strategico.
Steve Iverson, CEO Streamload, allontana subito la propria azienda da facili accuse quali quelle relative al possibile incoraggiamento alla pirateria: Iverson conferma il proprio impegno affinchè gli spazi offerti non divengano deposito e punto di smercio di file illegali, in particolare per quanto concerne le violazioni di copyright.