I Bell Labs di Alcatel-Lucent hanno raggiunto un nuovo record di velocità per la trasmissione dati su linee telefoniche in rame. La tecnologia XG-FAST ha permesso di toccare i 10 Gbps. Questo risultato dimostra che il vecchio “doppino” consente di offrire la banda ultralarga, evitando il ricorso alla più costosa fibra ottica. Gli operatori potrebbero quindi scegliere una soluzione FTTC, riducendo anche i tempi della posa in opera. Esiste però un vincolo: la distanza.
Attualmente la tecnologia di trasmissione dati più diffusa è la VDSL2, utilizzata ad esempio da Telecom Italia per il tratto armadio-utente (il tratto centrale-armadio è invece in fibra ottica). Lo standard prevede diversi profili che offrono differenti prestazioni in base alla frequenza scelta dall’operatore. Con una banda passante di 17 MHz si possono ottenere 150 Mbps di picco fino ad una distanza di 400 metri. Lo standard G.fast, non ancora approvato dalla ITU-T, permette invece di raggiungere 1,25 Gbps, ma per distanze inferiori (70 metri).
Alcatel-Lucent ha sviluppato la tecnologia XG-FAST, basata su G.fast, che a parità di distanza permette di ottenere una velocità massima di 2 Gbps simmetrica (1 Gbps in download e 1 Gbps in upload), in quanto la frequenza viene aumentata a 350 MHz. Gli operatori telefonici potrebbero quindi offrire una connessione in rame dove non è fisicamente, economicamente o esteticamente possibile portare una collegamento in fibra ottica di tipo FTTH. Per il tratto centrale-armadio verrebbe utilizzata la FTTC, mentre per il tratto armadio-utente la tecnologia XG-FAST.
In condizioni ideali (distanza massima di 30 metri, assenza di crosstalk e doppini di qualità), la velocità può crescere fino a 10 Gbps, utilizzando una frequenza di 500 MHz e una tecnica denominata bonding. Una simile banda ultralarga rimarrà un sogno ancora per molti anni. In Italia gli operatori hanno da poco avviato la realizzazione di collegamenti FTTC+VDSL2, che dovrebbero offrire una velocità teorica di 30 Mbps.