Due ore circa di blackout e oltre dieci milioni di blog irraggiungibili. È il bilancio della difficile giornata di ieri per WordPress.com, colpito da un grave malfunzionamento che ne ha compromesso buona parte delle funzionalità. La piattaforma è rimasta offline per circa 110 minuti a causa di un problema in un data center che ha reso inaccessibili circa 10,2 milioni di blog, compresi i trafficati spazi di informazione TechCrunch e GigaOm, e ha causato la perdita di circa 5,5 milioni di pageview.
La dinamica del malfunzionamento non è stata ancora compresa pienamente, ma attraverso un post sul blog ufficiale di WordPress.com, Matt Mullenweg ha fornito una prima spiegazione sull’accaduto: «Stiamo ancora raccogliendo alcuni dettagli, ma sembra che un cambiamento imprevisto in un core router da parte di uno dei nostri provider per i datacenter abbia mandato in tilt la nostra rete in un modo mai incontrato prima, a tal punto da compromettere la funzionalità del sito. Il malfunzionamento ha inoltre compromesso tutti i meccanismi di sicurezza tra le nostre postazioni di San Antonio e Chicago. Tutti i vostri dati sono rimasti al sicuro, ma non abbiamo avuto modo di trasmetterli».
A causa della natura insolita del malfunzionamento, la risoluzione del problema ha richiesto più tempo del previsto e ha lasciato privi di voce i tanti blogger che da tempo affollano la piattaforma. Tra gli spazi online colpiti spicca anche TechCrunch, che da tempo affida parte della gestione tecnica del proprio blog a WordPress.com al posto di una soluzione self-hosted.
Nel corso delle prossime ore, i tecnici della piattaforma per il blogging cercheranno di approfondire le dinamiche che hanno portato al blackout con l’obiettivo di mettere in campo nuove strategie per evitare un nuovo crollo dell’intero sistema. WordPress.com aveva già subito in passato alcuni brevi periodi di down, ma con conseguenze meno gravi rispetto al disservizio della giornata di ieri. L’ultima interruzione significativa del servizio avvenne circa quattro anni fa e proprio su questo dato Mullenweg ha voluto calibrare le proprie scuse: «Spero passino più di quattro anni prima di dover affrontare nuovamente un problema come questo». Una speranza sicuramente condivisa dai tanti milioni di blogger che fanno affidamento sulla celebre piattaforma online.