12 nuove biblioteche per Google Books

Grazie ad un accordo con il comitato per la cooperazione ora il motore di ricerca numero uno al mondo potrà quasi raddoppiare la quota di libri presenti nel suo progetto di digitalizzazione di tutta la cultura cartacea
12 nuove biblioteche per Google Books
Grazie ad un accordo con il comitato per la cooperazione ora il motore di ricerca numero uno al mondo potrà quasi raddoppiare la quota di libri presenti nel suo progetto di digitalizzazione di tutta la cultura cartacea

In un colpo solo Google aggiunge le librerie di 12 università statunitensi al suo database di pubblicazioni scannerizzate, Google Books, semplicemente siglando un accordo con il CIC (Commitee on Instituionale Cooperation), consorzio che riunisce le università in questione.

Il Google Library Project è una delle ultime iniziative in ordine di tempo che il motore di Mountain View ha messo in piedi per ottenere quello che da tempo è il suo obiettivo dichiarato: «indicizzare tutta al conoscenza del mondo». E certo i libri non potevano rimanerne fuori, così è arrivata l’idea di acquisire copie digitali di tutti i libri, partendo dalle università fino al più intricato ambito del mercato dell’editoria.

Molte sono state le prevedibili polemiche, specialmente riguardo la pubblicazione online dei libri coperti da diritto d’autore, un problema che ha rallentato non poco il processo di acquisizione e che ha reso il motore di ricerca inviso a molte università e istituti. La linea di difesa di Google tuttavia è semplice: l’uso che dei libri sottoposti a diritto d’autore vien fatto rientra nelle regole del fair use perchè se ne propongono solo piccoli estratti.

Con l’acquisizione delle librerie delle 12 università del CIC, la biblioteca di Mountain View quasi raddoppia incorporando volumi come l’intera collezione africana della Northwestern o la collezione scandinava dell’università del Minnesota e realizzando ciò che ha dichiarato Lawrence Dumas, il numero uno del CIC: «questa digitalizzazione delle librerie è una delle azioni cooperativa più grandi mai fatte nel campo dell’istruzione primaria».

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