Ancora una volta da una irrisolta questione di principio ne scaturiscono innumerevoli scontri legali nei quali le posizioni contendenti si arrocano l’una sul limite più estremo della legalità e l’altra in un quadro di una difesa garante dei mercati tradizionali. A poche settimane dal veto posto alla 321 Studios, a correre sul filo della legalità ci pensa il nuovo software 123 Copy DVD.
Formalmente il software è assolutamente legale in quanto non permette la masterizzazione di DVD protetti da crittografia. Il tutto, dunque, nel pieno rispetto di quella DMCA (Digital Millennium Copyright Act) che ha messo all’angolo 321 Studios (il cui software era comprensivo dell’illegale complemento del DeCSS). La causa sorge però dal fatto che dal sito ufficiale del prodotto 123 Copy DVD sia presente un link ad un sito esterno (apparentemente non collegato al sito mittente) dal quale è facilmente scaricabile ed utilizzabile la patch che permette al software di copiare qualunque DVD. Se formalmente il software è legale, all’atto pratico bastano però pochi click per renderlo dunque illegale.
Va ricordato in tal contesto come il DeCSS, ovvero il codice ideato dall’ormai noto DVD Jon per aggirare la protezione dei DVD, è stato più volte riconosciuto legale dalle autorità. L’astuzia dei produttori è evidente: fintanto che il prodotto non è venduto ed è dunque sottoposto ai controlli ed ai rigori della legge, risponde in pieno alle normative vigenti. Una volta nelle mani dell’utente ogni responsabilità è declinata e la legge è aggirata. Un elemento pone però in difficoltà il software: sia il sito del prodotto che quello della patch anti-crittografia hanno un esplicito riferimento comune a tale Bling Software. Le parti in causa negano qualunque connessione, ma la casualità sembra essere un’ipotesi quantomeno azzardata.
123 Copy DVD è attualmente in vendita a 19.99 dollari presso CompUSA e Wal-Mart. Era il Marzo 2004 quando il predecessore 321 Studios fu bloccato a causa del DeCSS. Attualmente dagli uffici del 123 Copy DVD si nega qualunque ammissione di colpa per aver semplicemente linkato una risorsa esterna, ma da questo punto esatto sorge il dubbio legale. Formalmente non sussiste alcun problema, ma in pratica saranno eventuali interventi o eventuali non interventi da parte della giustizia USA a determinare se la soglia della legalità sia stata travalicata o meno. Il limite, in tal caso, è molto labile e sottile.