Il marchio Huawei è conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la commercializzazione di smartphone, nonostante l’azienda abbia iniziato il suo percorso in Cina alla fine degli anni ’80 nell’ambito dei sistemi di telecomunicazione. Il lancio di dispositivi come il recente modello P9 testimoniano quanto il gruppo stia progressivamente spostando il proprio focus per concentrarsi sempre di più sul mercato mobile, dove attualmente detiene il 25,7% di market share nel segmento dei top di gamma.
L’ennesima conferma arriva dalle parole di Richard Yu Chengdong, Chief Executive della divisione Consumer Business Group, che intervenendo nella giornata di ieri ad una conferenza in scena a Shenzhen ha annunciato l’intenzione di aprire 15.000 nuovi negozi in tutto il mondo, una parte dei quali anche nel vecchio continente e dunque in Italia. Al momento il gruppo ne gestisce un totale di 35.000 in 170 paesi a livello globale, così ripartiti: 11.000 in Cina, 6.500 nel resto dell’Asia, 6.200 in Europa e 1.500 in Sud America. Per fare un paragone, Apple conta 484 store in 17 stati.
Va chiarito che nel conteggio sono considerati anche gli store allestiti all’interno di centri commerciali e quelli ospitati dagli operatori telefonici, appositamente dedicati alla vendita dei prodotti Huawei. L’obiettivo di una simile iniziativa è, come si può facilmente intuire, quello di spingere le vendite dei device sfruttando un trend positivo che nell’ultimo periodo ha premiato gli investimenti messi in campo dalla società, soprattutto in relazione ai telefoni di fascia alta come il già citato P9 e la sua variante P9 Plus. Nel corso del 2015 l’azienda ha distribuito 108 milioni di smartphone e per l’anno in corso punta ad un incremento del 30%, per arrivare ad un totale di 140 milioni.
Siamo ottimisti e confidiamo di poter raggiungere il nostro obiettivo di distribuire 140 milioni di smartphone quest’anno.