16 Lab, un anello smart che fa da telecomando

16 Lab sta costruendo uno smart ring che permetterà di eseguire una serie di comandi direttamente con un dito; l'uscita avverrà in primavera, in 8 Paesi.
16 Lab, un anello smart che fa da telecomando
16 Lab sta costruendo uno smart ring che permetterà di eseguire una serie di comandi direttamente con un dito; l'uscita avverrà in primavera, in 8 Paesi.

Sarà disponibile per l’acquisto in primavera uno smart ring piuttosto peculiare, in grado di riconoscere i movimenti della mano e tradurli in comandi, come ad esempio cambiare il canale sul televisore, selezionare un certo brano musicale da una playlist o anche pagare un contenuto, come se si disponesse di un portafoglio al dito.

Annunciato in Giappone ma in arrivo nel secondo trimestre 2015 in 8 Paesi globali, tra cui potrebbe figurare l’Europa, l’anello intelligente di 16 Lab è basato su un modulo che combina un sensore di movimento e un chip Bluetooth a bassa potenza, e sono proprio tali due elementi a permettere di tradurre efficacemente i movimenti della mano in comandi veri e propri. Ad esempio, capovolgendo le dita verso l’alto o verso il basso sarà possibile scorrere il menu di un televisore, ascoltare musica, vedere fotografie e molto altro; una volta trovato il contenuto desiderato basterà effettuare un movimento con le dita verso destra per passare al file scelto.

Lo smart ring è stato mostrato al CEATEC 2014 con un prototipo ma la startup nipponica dovrà ancora affrontare qualche sfida prima di introdurlo sul mercato. Ad esempio la versione finale dell’anello dovrà avere una struttura più piccola, mentre per quanto concerne il design 16 Lab ha scelto il titanio come metallo sia per via della leggerezza garantita, che per questione di pura estetica. Il dispositivo indossabile arriverà sul mercato in diverse dimensioni – per adattarsi a ogni tipo di dito – e l’obiettivo è quello di introdurlo con una batteria che possa garantire un’autonomia di 20 ore per ogni singola ricarica. Gli anelli sono troppo piccoli per integrare una porta USB dunque il prodotto di 16 Lab disporrà di un metodo di ricarica a induzione, che potrà però renderlo più costoso.

A tal proposito, il prezzo al pubblico del dispositivo non è ancora stato reso noto.

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