1,86 miliardi di perdite per SanDisk

Trimestrale molto negativa per la società californiana, che registra un alto volume di perdite causato dal rallentamento dell'economia e da difficili scelte industriali. A Wall Street il titolo crolla del 17% nel corso degli After Hours
1,86 miliardi di perdite per SanDisk
Trimestrale molto negativa per la società californiana, che registra un alto volume di perdite causato dal rallentamento dell'economia e da difficili scelte industriali. A Wall Street il titolo crolla del 17% nel corso degli After Hours

Giungono notizie poco incoraggianti dall’ultima trimestrale di cassa di SanDisk. La società specializzata nella produzione di memorie per i dispositivi elettronici ha registrato perdite per 1,86 miliardi di dollari, una cifra non indifferente e ben distante dai circa 106 milioni di dollari di profitti realizzati nel medesimo periodo nell’anno precedente. Dati sconfortanti e dovuti alla dismissione di alcuni asset, alla riduzione della capitalizzazione di mercato di SanDisk e al rallentamento delle vendite, dovuto anche alla crisi economica su scala globale.

Nell’ultimo trimestre del 2008, la società californiana ha totalizzato 863,9 milioni di dollari di ricavi, il 31% in meno rispetto a quanto registrato appena un anno prima. A trascinare verso il basso i ricavi sono state le principali aree di mercato di SanDisk, con 742 milioni di dollari di entrate per i prodotti (-34% rispetto al 2007) e i ricavi legati alle royalty fermi a 122 milioni di dollari, con una diminuzione del 5% rispetto all’ultima trimestrale dell’anno precedente.

Anche estendendo il quadro all’intero periodo fiscale del 2008, la situazione per SanDisk non migliora. Nel corso dell’anno da poco passato, la società ha registrato perdite per 2,07 miliardi di dollari rispetto ai 219 milioni di profitti del 2007. Una prestazione deludente, testimoniata dalla riduzione degli introiti derivanti dalle vendite su base annua, passati dai 3,90 miliardi di dollari del 2007 ai 3,35 miliardi dello scorso anno, equivalenti a una diminuzione di oltre 14 punti percentuali.

Nel corso di una conferenza stampa, il CEO di SanDisk, Eli Harari, ha prospettato un periodo ancora difficile per la sua società a causa della scarsa domanda di memorie. La società californiana prevede un livello di vendite per il primo trimestre del 2009 compreso tra 475 e 575 milioni di dollari, un dato ben distante dai 631,7 milioni di dollari attesi dagli analisti. Per compensare, SanDisk proseguirà nella sua politica di disinvestimento del capitale, impegnando al massimo 500 milioni di dollari per l’anno corrente, quasi un terzo rispetto agli 1,6 miliardi di dollari investiti nel corso del 2008.

I dati forniti da SanDisk sono stati accolti con forte pessimismo da Wall Street: nel corso degli After Hours, il titolo della società è crollato di oltre 17 punti percentuali, portandosi al valore di 9,32 dollari per azione.

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