«Per divertimento»: così un ragazzo di 19 anni ha risposto agli inquirenti nel momento in cui le prove si sono fatte inoppugnabili ed ai fatti mancava solo più il tassello delle motivazioni. Il ragazzo, del quale non vengono al momento divulgate le generalità, è reo-confesso per essere riuscito a redirezionare le visite ad alcuni importanti siti verso un host ospitato dall’ISP Intergenia AG.
I siti danneggiati richiamano entità decisamente importanti: Google.com, Web.de, Amazon.com, eBay Germany ed altri. Inizialmente i sospetti sono giocoforza caduti su Intergenia AG, poi le indagini hanno portato verso il ragazzo. Egli, tutt’altro che un principiante, sarebbe riuscito nel proprio intento usando strumenti normalmente disponibili in Rete, ma ancor nulla è dato a sapersi circa le esatte modalità con cui l’azione si è sviluppata. Rimane il fatto che, viste le circostanze, altri domini potrebbero correre identico rischio rispetto a quelli già danneggiati.
Sgonfiata l’ipotesi dell’attacco intenzionalmente dannoso ovvero della manovra organizzata a fini estorsivi, la vicenda offre però un altro curioso spunto di riflessione. Il ragazzo fermato, infatti, risulta essere residente in Niedersachsen, ossia la zona ove non troppo tempo fa è caduto in trappola anche quel Sven Jaschan (18 anni) tristemente noto per essere l’autore dei virus Sasser e Netsky.