Era il 20 Novembre 1985. Un’azienda di nome Microsoft, allora piuttosto sconosciuta, rilasciava al mondo intero quello che veniva definito un “sistema operativo”. Il suo nome era Windows, ma non erano in molti a conoscerlo, a comprenderne il funzionamento e ad ipotizzarne scenari di utilizzo. Ma soprattutto, nessuno immaginava che di lì a pochi anni sarebbe stato uno dei pilastri del mondo informatico.
Sono passati esattamente 25 anni da allora, e da allora la società fondata dal Bill Gates ne ha fatta di strada. Il principio di tutto, però, è Windows 1.0: lontanissimo parente degli attuali sistemi operativi, dopo i trascorsi di DOS come ambiente da riga di comando fornì finalmente un’interfaccia grafica, offrendo inoltre l’opportunità di poter gestire processi in multitasking. Menù a cascata, puntatori, icone e quant’altro fanno per la prima volta la loro comparsa sui monitor dei computer, permettendo una gestione più semplice delle operazioni e offrendo l’opportunità di realizzare nuovi tipi di applicazioni. La sua esecuzione poteva avvenire sia tramite hard disk che con l’ausilio di due dischi floppy in parallelo, e richiedeva soli 256 KB di RAM.
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Bisogna attendere due anni per poter vedere ulteriori miglioramenti nell’interfaccia di Windows, giunto alla versione 2.0 nel 1987, che permette di sovrapporre le finestre e di ottenere prestazioni grafiche superiori. Prende piede in casa Microsoft il concetto di desktop, con le icone che vengono posizionate su quella che viene definita una scrivania, per accedere rapidamente a file ed applicazioni. Fanno capolino, inoltre, due pezzi fondamentali nell’evoluzione di Windows nel settore office: Word ed Excel fanno il loro debutto proprio in tale versione del sistema operativo di Redmond, permettendo a chiunque di gestire documenti in formato digitale.
Ancora pochi anni, e Windows inizia a imporsi come soluzione più gradita da utenti e aziende: nel biennio 1990-1992 si passa alla versione 3.0 prima, e alla 3.1 poi, con vendite che superano le 10 milioni di unità. La memoria virtuale rappresenta una delle principali innovazioni, con l’introduzione del concetto di swap, e Windows inizia un nuovo corso, con prestazioni ancora migliori e un look più accattivante, considerato per certi versi il top per quegli anni, grazie all’introduzione della grafica VGA a 16 colori. Per la prima volta le applicazioni DOS sono in grado di girare in finestre autonome ridimensionabili, e Windows passa dai floppy disk ai CD-ROM. I cambiamenti riguardano anche la gestione della rete, con l’introduzione dello standard NetWare.
Nel 1993 si passa a Windows NT, prima opera di casa Microsoft basata su un’architettura a 32 bit. Bill Gates introdusse tale rilascio come «un cambiamento fondamentale nel modo in cui le compagnie possono organizzare le proprie esigenze nel settore computing per i propri business». Windows NT risultava in effetti una versione orientata prevalentemente al mondo aziendale, garantendo maggiore sicurezza e stabilità, e offrendo l’opportunità di eseguire software di una complessità superiore rispetto a quelli precedentemente utilizzabili, soprattutto in ambito ingegneristico e scientifico.
La metà degli anni ’90 vede l’inizio di una rivoluzione chiamata Internet, e Microsoft decide di strizzare l’occhio a quella che allora era una tecnologia le cui potenzialità erano ancora ben nascoste: Windows 95 viene rilasciato nell’Agosto del 1995, offrendo supporto integrato alla rete Internet, con una serie di accessori in grado di agevolare la navigazione. Da un sistema fortemente improntato sul paradigma DOS si passa ad uno che lo include in qualità di componente aggiuntivo, slegando Windows da DOS. L’interfaccia grafica viene stravolta, con cambiamenti che saranno ereditati da tutte le versioni successive del sistema operativo: la taskbar fa il suo ingresso sulla scena proprio in Windows 95, così come il menù Start, uno dei punti cardine della campagna pubblicitaria messa in atto da Microsoft in vista del rilascio finale. Il sistema è a 32 bit, e per la prima volta è destinato anche all’utenza domestica. I requisiti hardware crescono con l’aumentare della complessità del sistema operativo, con 4 MB di RAM e 120 MB di spazio su disco necessari per poter eseguire Windows 95.
L’ultima versione basata su DOS sarà Windows 98, che si propone come soluzione su larga scala per qualsiasi tipo di utilizzo, cercando di penetrare nelle case degli utenti grazie alla sua semplicità d’uso, a prestazioni ancora migliori che in precedenza, e alla possibilità di accedere comodamente ad Internet tramite il browser Internet Explorer. Windows 98 rappresenta un importante step nell’evoluzione del sistema operativo, grazie all’introduzione di strumenti fondamentali quali il supporto ai dischi in formato DVD e alle periferiche USB. Le nuove funzioni presenti nell’edizione 98 vengono in seguito esportare nell’ambiente NT, orientato per lo più all’utenza industriale, con il rilascio di Windows 2000. Accessori per la protezione dei file e per la gestione delle reti di calcolatori rappresentano solo alcune delle soluzioni studiate da Microsoft per far fronte alle esigenze delle aziende, con le quali pian piano costruisce un rapporto sempre più saldo.
L’anno della svolta è però il 2001: Windows XP viene rilasciato all’insegna della sicurezza, dell’usabilità e di una serie di strumenti mirati a fornire agli utenti tutto quanto necessario per ricevere assistenza e supporto. L’interfaccia grafica viene completamente ridisegnata, con un aspetto decisamente più innovativo rispetto alle precedenti edizioni, e la gestione del sistema operativo viene sensibilmente semplificata grazie all’introduzione del Pannello di Controllo. Gli attacchi informatici crescono in numero giorno dopo giorno, e Microsoft decide che è giunto il momento di cambiare le carte in tavola, offrendo l’opportunità di aggiornare il sistema tramite il download di alcuni pacchetti via Internet. Si passa per la prima volta al concetto di 64 bit e Windows XP viene diviso in più edizioni, ognuna orientata ad una fascia d’utenza diversa. XP diventa così il sistema operativo di Microsoft più utilizzato negli anni successivi, raggiungendo traguardi fino ad allora impensabili. A distanza di 9 anni dal suo debutto, WIndows XP rappresenta ancora una fetta importante del mercato informatico, anche grazie al supporto fornito da Redmond, che con i Service Pack ha permesso di migliorare sensibilmente il sistema piuttosto che obbligare gli utenti ad acquistarne uno nuovo.
Gli ultimi 4 anni della storia di Windows vedono l’uscita di Vista e Seven. Il primo è atteso come una nuova rivoluzione nel mondo dei PC, ma col tempo diviene bersaglio di critiche e attacchi da più fronti: gli ingegneri che ne hanno curato lo sviluppo ammetteranno in seguito di aver realizzato un prodotto che non rispondeva affatto alle reali intenzioni, con un progetto che è andato ben fuori dai binari previsti. Decidono così di rimboccarsi le maniche, e di mettersi all’opera per un nuovo sistema operativo che possa seguire la direzione opposta di Vista: nasce così Seven, che eredita dal suo predecessore alcuni aspetti come l’interfaccia grafica Aero, ma ne consolida anche l’intera struttura, grazie alla correzione di numerosissimi bug e malfunzionamenti che rendevano Vista poco stabile e sicuro. Windows 7 è fortemente improntato al Web, con strumenti di ogni tipo che permettono agli utenti di navigare in rete e di accedere ad ogni sua funzionalità. Per far sì che non possa ripetersi un nuovo caso Vista, vengono assoldati più di 8 milioni di Beta tester. Il duro impegno profuso riesce però a ripagare gli addetti ai lavori: il tasso di crescita attuale di Seven è di 7 copie vendute ogni secondo, risultando dunque il sistema operativo con la velocità di vendita più alta della storia.
Venticinque anni densi di storie, di successi, di critiche. Venticinque anni in cui il mondo informatico ha avuto dalla sua un preziosissimo alleato, che ha permesso a tutti di accedere per la prima volta ad un computer, trasformando quest’ultimo da oggetto di laboratorio a strumento indispensabile nella vita di moltissime persone. Non è dato sapere cosa ci riserverà il futuro, ma una cosa è certa: Microsoft giocherà ancora per lungo tempo un ruolo fondamentale nell’evoluzione tecnologica del computing, e ciò grazie soprattutto a Windows. A quell’idea che 25 anni fa cambiò definitivamente la storia. Non solo quella informatica.