L’arte incontra la tecnologia su Google Art Project, piattaforma ideata dal motore di ricerca per mettere a disposizione dei navigatori la possibilità di ammirare le opere di grandi maestri e autori sconosciuti, con un semplice click. Il già vasto database del progetto di arricchisce oggi di quasi 2.000 nuovi contributi, grazie alla collaborazione con 30 partner provenienti da tutto il mondo: dal Museo di Arte Contemporanea di Bogotá a quello con i manufatti della tradizione cinese a Hunan, dai dipinti giapponesi del Yamatane Museum of Art al National Museum and Research Centre di Altamira (Spagna) con i reperti del paleolitico.
Spazio anche all’espressione degli artisti di strada, con più di 100 scatti che ritraggono i murales nelle strade di San Paolo, selezionati da esperti come Speto, Kobra e Space Invader, nomi noti per chi conosce questa forma d’arte. L’aggiornamento odierno strizza l’occhio anche agli appassionati di fotografia, con oltre 300 scatti realizzati da professionisti e scelti dalla Fundacion MAPFRE. Tra questi le suggestive immagini in bianco e nero della fotografa messicana Graciela Iturbide, capace di immortalare in un fotogramma l’essenza di temi come il femminismo, la morte e i rituali locali.
Art Project è diventata anche la casa di alcuni oggetti molto preziosi non appartenenti al mondo della pittura. Il Petőfi Literary Museum ha messo ad esempio a disposizione il “Namzeti Dal” (o “National Song”), la poesia ritenuta fonte d’ispirazione per la Rivoluzione Ungherese del 1848. Il documento originale è stato esposto pochissime volte al pubblico per preservarlo dall’umidità e dalla luce, ma la sua versione online può ora essere vista in tutto il mondo.
Le potenzialità di Google Art Project sono fuori discussione. In poco più di due anni di presenza sul Web (dall’1 febbraio 2011) il sito ha accolto le immagini di oltre 40.000 opere provenienti da più di 200 musei di 40 paesi, numeri destinati a crescere in futuro. Oltre a rappresentare una piattaforma di indubbio interesse per gli appassionati, il progetto può rivelarsi molto utile anche in ambito educativo, per avvicinare i più giovani allo studio della storia dell’arte.