Dovrà passare verosimilimente di nuovo per i tribunali il procedimento antitrust che vede contrapposti Microsoft e alcuni stati USA. Il procuratore generale del Massachusetts, Tom Reilly, ha annunciato venerdì che il suo stato si appellerà contro l’accordo raggiunto tra Microsoft ed il Dipartimento di Giustizia; l’accordo era stato approvato in primo grado il mese scorso.
Anche il procuratore del West Virginia, Darrel McGraw, ha annunciato ricorso, ma non è detto che le finanze dello stato permetteranno di sostenere un nuovo processo. Massachusetts e West Virginia sono gli unici due stati dei nove coinvolti nel processo ad aver intenzione di ricorrere in appello. Secondo McGraw, anche gli altri sette stati sono insoddisfatti della sentenza, ma non hanno i fondi per imbarcarsi in un ulteriore grado di giudizio.
Il processo antitrust che vedeva Microsoft imputata per abuso di posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi e dei browser si è concluso due settimane fa. Il 31 ottobre il giudice Colleen Kollar-Kotelly ha approvato l’accordo raggiunto un anno prima tra Microsoft e il Dipartimento di Giustizia statunitense per porre fine al procedimento iniziato nel 1998. In base all’accordo Microsoft si impegna a garantire uguali condizioni contrattuali a tutti i produttori di PC e a fare in modo che anche i software concorrenti siano pienamente compatibili con i suoi sistemi operativi.