Ironia del destino o semplice perversa dinamica di mercato che dir si voglia, ma sapere che Kazaa difende i propri diritti appellandosi al DMCA (Digital Millennium Copyright Act) è sicuramente uno scherzo del destino.
Infatti la Sharman Networks, produttrice di Kazaa, ha chiesto ed ottenuto che Google eliminasse dalla propria indicizzazione alcuni siti rei di divulgare una versione hackerata e modificata di Kazaa denominata Kazaa Lite. Il danno è derivato dal fatto che la versione “lite” non apporta introiti pubblicitari alla Sharman Networks in quanto i banner pubblicitari sono eliminati a tutto vantaggio della velocità di servizio all’utente. La motivazione addotta è la divulgazione di una versione non autorizzata derivata da Kazaa.
Come ben è risaputo, Kazaa è un software che permette lo scambio di file tra persone: il programma è contestato dalle major della musica per il danno provocato dalle mancate vendite e dai mancati diritti d’autore versati. Ora Kazaa si appella alla stessa legge per difendere il proprio diritto ed i propri introiti, e poiché Google non indicizza quesi siti che violano il DMCA ecco che la Sharman Networks viene ad avere la meglio. Cercando “Kazaa lite” sul noto motore di ricerca, alla fine dei risultati si legge che «In risposta ad un reclamo ricevuto ai sensi del Digital Millennium Copyright Act, abbiamo rimosso 10 risultato/i dalla pagina».
Nelle stesse ore in cui esce sul mercato la versione Plus di Kazaa (a pagamento, priva di pubblicità e con svariate migliorìe nel servizio) ecco che la versione leggera del software viene imbavagliata.