Hanno rubato Half Life 2

L'attesissima uscita di Half Life 2 si tinge di giallo dopo il furto del codice sorgente apparso improvvisamente in Rete. Sul banco degli imputati anche Microsoft e le falle di sicurezza dei suoi principali prodotti.
Hanno rubato Half Life 2
L'attesissima uscita di Half Life 2 si tinge di giallo dopo il furto del codice sorgente apparso improvvisamente in Rete. Sul banco degli imputati anche Microsoft e le falle di sicurezza dei suoi principali prodotti.

Siete gli autori di uno dei giochi più esplosivi di sempre. Trama avvincente,

grande grafica, soluzioni strategiche di primo livello. Avete fatto boom. Schiere

di adepti aspettano Natale per gustarsi il seguito. 30 persone lavorano tutto

il giorno sul codice del gioco più atteso dell’anno, il vostro. Una mattina

vi svegliate e scoprite che quel codice sorgente è improvvisamente sbucato

in qualche anfratto della Rete.

Niente fantasie, è quello che è accaduto alla Valve Software,

ormai pronta a rilasciare il sequel di Half Life. Gabe Newell, che di

Valve è il grande capo, è personalmente intervenuto a confermare

il clamoroso incidente. Il suo racconto potrebbe essere rubricato sotto il titolo

di “Storie di ordinaria insicurezza”.

Intorno all’11 settembre Newell inizia a notare un po’ di stranezze sul suo

PC: accessi indesiderati sull’account di posta elettronica, crash frequenti,

malfunzionamenti nella gestione di file eseguibili. Sospetto di virus, formattazione

e reinstallazione di tutto. Viene a questo punto notata la presenza di key-loggers

su diverse macchine dell’azienda. Qualcuno sta tentando di carpire e registrare

le sequenze di tasti inviate da quelle macchine. Che si tratti di un attacco

mirato pare evidente: gli antivirus non riscontrano anomalie. Newell parla di

una versione di RemoteAnywhere modificata a tavolino per violare i PC di Valve

e di una serie infinita di attacchi DDos riscontrati nell’ultimo anno. Il furto

del codice sorgente dovrebbe essere avvenuto il 19 settembre.

Ma qual è l’entità del danno? La parte di codice rubata non comprende

nessuno dei livelli del gioco e nemmeno elementi grafici. Si tratta del ‘motore’

del gioco, del sistema di gestione del sonoro e di altre parti meno cruciali.

Alla Valve, come si può immaginare, sono tutti impegnati ad arginare

le difficoltà del momento. E per prima cosa hanno messo in allerta gli

utenti che dovessero imbattersi in pseudo-beta, screenshot e simili. Nulla di

tutto ciò è stato rilasciato ufficialmente dalla software house,

che invece invita a non fidarsi: nei falsi scovati qua e là per la Rete

sarebbero stati rintracciati virus e trojans in abbondanza. A questo punto,

comunque, pur in presenza di un danno non irreparabile è possibile un

ulteriore slittamento nell’uscita del gioco.

Nell’annuncio di Newell molti hanno notato l’accenno alla possibile causa del

fattaccio. Si tratterebbe di una falla di sicurezza di Outlook, per l’esattezza

di un buffer overflow causato dalla famigerata anteprima del programma di posta

di Microsoft. E proprio sull’azienda di Redmond potrebbe riversarsi, almeno

a livello di immagine, questo ennesimo ed eclatante caso di sicurezza violata.

Abbiamo segnalato qualche giorno fa il rischio di azioni legali collettive

che pende sulla testa del gigante del software americano. Non sappiamo se Valve

intenda promuovere una causa contro l’azienda di Redmond come quella intentata

dalla regista Marcy Levitas Hamilton, ma siamo certi che l’argomento diverrà

presto il nuove fronte legale caldo per gli avvocati di Bill Gates. Non è

pensabile che di fronte a danni ingenti e ripetuti tutto possa risolversi in

valanghe di imprecazioni.

La cosa che più sta attirando le critiche degli osservatori e che pare

stia finalmente ridestando la stessa Microsoft, è l’assurdo sistema di

patch e contro-patch, rivelatosi praticamente fallimentare. È probabile che

alla Valve fossero state prese tutte le precauzioni del caso e non è

pensabile che un’azienda con milioni di dollari in ballo non abbia teso l’orecchio

al bollettino di sicurezza Microsoft o agli alert delle varie Norton o Sophos.

È anche possibile, però, che siano rimasti vittime di una patch malefica,

una di quelle che appena applicate aprono nuovi buchi, come in un inarrestabile

gioco di scatole cinesi. In attesa di radicali cambiamenti di approcio al problema

sicurezza, comunque, speriamo almeno di poterci godere tranquilli Half Life

2. Patch permettendo, of course.

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