Dal MIPI (Music Industry Piracy Investigations) giunge un violento attacco alla struttura organizzativa di Kazaa ed ai vertici stessi della Sharman Networks. Giovedì, infatti, gli uffici dell’azienda sparsi su tre stati in tutto il mondo e le abitazioni di alcuni dei responsabili sono stati fatti oggetto di una improvvisa perquisizione dai non meglio precisati obiettivi.
Secondo il General Manager MIPI Michael Speck, Kazaa avrebbe violato il cosiddetto Copyright Act e dunque sarebbe imminente l’inizio di un’offensiva legale in cui la Sharman Networks dovrà difendersi dalle accuse provenienti dall’associazione. La perquisizione altro non è se non il primo passo di una battaglia alle porte. «Uno straordinario spreco di tempo, denaro e risorse», così la compagnia di Kazaa deplora quanto successo.
A prescindere dagli esiti delle ricerche e dagli sviluppi della vicenda, balza alle cronache soprattutto la modalità con cui le perquisizioni sono state portate a termine. Nel mirino gli uffici Sharman Networks e Brilliant Digital. Inoltre sono state oggetto di perquisizione le abitazioni private del CTO Phil Morle e del CEO Nikki Hemming. Entrambi durante le perquisizioni non hanno potuto neppure fare accesso alla loro abitazione.
Coinvolti nelle perquisizioni anche edifici Telstra Corporation, Akamai Technologies AAP e NTT Australia nonchè alcune sedi universitarie. L’accusa sottolinea come le prove evidenziatesi durante tali perquisizioni verranno usate molto presto in tribunale. Per Kazaa è nuovamente guerra legale.