Accessibilità: pronto il primo regolamento

Chi dovrà valutare l'accessibilità di un sito Web e come dovrà farlo: pronto per l'approvazione il primo regolamento della Legge Stanca che fissa le basi normative per la distribuzione del bollino blu.
Accessibilità: pronto il primo regolamento
Chi dovrà valutare l'accessibilità di un sito Web e come dovrà farlo: pronto per l'approvazione il primo regolamento della Legge Stanca che fissa le basi normative per la distribuzione del bollino blu.

La Legge Stanca ha il suo primo “schema” di decreto attuativo. La legge che obbliga le Pubbliche Amministrazioni ad adeguare i propri siti Web a standard di accessibilità si arricchisce così del primo tassello verso una più completa attuazione. Previsto dall’articolo 10 della legge, lo «Schema del regolamento di attuazione della legge Stanca» ha avuto il suo placet dal consiglio dei ministri che lo ha approvato “in via preliminare”.

Il regolamento attuativo definisce in nove articoli alcuni dei punti fondamentali tenuti di proposito al di fuori della legge generale. In primo luogo la natura del cosiddetto “bollino blu” attestante l’accessibilità di un sito Web, sia esso pubblico o privato. Il decreto, se dovesse essere così approvato, fisserà i principali concetti riguardanti l’accessibilità, definirà il ruolo dei valutatori di accessibilità, delimiterà le strade da percorrere per ottenere il logo, di cui se ne fornisce anche una sommaria descrizione. Ecco i punti principali.

La valutazione dell’accessibilità

Lo schema del regolamento prevede la costituzione di un elenco dei valutatori predisposto e controllato dal Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa). Di tale elenco potranno far parte persone giuridiche (Società, Associazioni, Enti ecc.) che possono dimostrare il possesso dell’«adeguata strumentazione» per valutare l’accessibilità di un sito. L’adeguata strumentazione deve poter garantire la verifica dell’«accessibilità tecnica», la cui verifica è basata su parametri tecnici, e dell’«accessibilità soggettiva», quella basata sull’uso del prodotto informatico da parte di navigatori reali. Oltre l’adeguata strumentazione, i valutatori dovranno essere esperti della materia e idonei a interagire con persone disabili.

Chi dovrà essere valutato

Dovranno essere valutati siti di Pubblica Amministrazione e di privati ma attraverso due strade diverse. Per un sito della Pubblica Amministrazione, che sarà obbligato a rendere accessibile un sito nuovo o soggetto a redesign, la valutazione potrà anche essere ottenuta solo per via tecnica, ossia attraverso i normali strumenti di valutazione e validazione presenti online (come ad esempio Bobby). I privati che vogliono invece ottenere la certificazione ed esibire così sul proprio sito il bollino blu, dovranno fare ricorso ai valutatori. Il valutatore rilascerà un attestato valido per 12 mesi e rinnovabile. Costi e modalità dovranno essere fissati dal Cnipa.

I Controlli

I soggetti privati che hanno ottenuto la valutazione potranno essere sottoposti a controllo da parte del Cnipa. Utilizzando consulenze di valutatori esterni, purché non abbiamo partecipato alla prima valutazione, o ricorrendo a risorse interne, i funzionari del Centro per l’Informatica potranno verificare il mantenimento dei requisiti certificati. Per le pubbliche amministrazioni invece il controllo viene affidato al Dipartimento per l’Innovazione e le tecnologie che si avvarrà del Cnipa e coinvolgerà le associazioni dei disabili più rappresentative.

Loghi

I loghi, o bollini blu, saranno quattro. Uno sarà esposto nei siti delle pubbliche amministrazioni che verificheranno “in casa” l’accessibilità dei propri siti Web. Gli altri tre saranno invece disponibili per coloro che si affideranno alla consulenza di un valutatore. Sul modello dei loghi del W3C, i livelli di accessibilità certificati dal bollino saranno 3: una, due o tre stellette in dipendenza del minore o maggiore grado di raggiungimento delle specifiche tecniche.

Iter e tempi di approvazione

Il documento ha ricevuto sinora la prima approvazione del Consiglio dei Ministri ma dovrà incassare il via libera anche di diversi altri enti di controllo, tra cui commissioni parlamentari, Commissione Europea, Consiglio di Stato. Per giungere ad una piena attuazione della legge Stanca si dovrà anche aspettare il decreto del Ministro per l’innovazione che stabilisca tutte le regole tecniche da seguire per ottenere una valutazione positiva. Dalla Commissione interministeriale che sta seguendo l’iter dei due regolamenti, fanno sapere che per raggiungere l’approvazione definitiva dei due provvedimenti dovremmo aspettare la fine 2004 e gli inizi del 2005.

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