Continua l’offensiva contro i siti Web colpevoli di diffondere materiale protetto da diritto d’autore. Il Nucleo operativo provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha posto sotto sequestro alcuni siti Web appartenenti al network di italiazip.com, un sito che da tempo aveva accolto sotto il suo dominio molti forum di discussione sul file sharing e sul Peer to Peer.
Dal 25 luglio i siti eMuleMusic, BTITeam, The Black Dragon e Overnet-Italia non sono più raggiungibili. I siti contenevano materiale informativo sull’utilizzo di vari software peer to peer ma anche link verso materiale protetto da diritto d’autore. Ogni sito era dedicato ad un particolare tipo di programma: il forum di eMuleMusic forniva link verso materiale musicale presente sul network di Edonkey, come lo forniva anche The Black Dragon, BTITeam era invece dedicato al network di BitTorrent mentre Overnet-Italia era legato alla rete Overnet.
L’azione della Guardia di Finanza, che direttamente interrogata da HTML.it non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulle modalità dell’operazione, ha portato al sequestro di hard disk e materiale informatico nelle case di alcuni amministratori dei Forum indagati.
I siti sono stati oscurati in base all’articolo 171-ter della legge sul diritto d’autore, recentemente modificato dalla legge Urbani. L’articolo in questione punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, «per trarne profitto», duplica o riproduce o diffonde in pubblico un’opera dell’ingegno.
I primi siti ad essere oscurati, sabato 24 luglio, sono stati eMuleMusic e Overnet-Italia che hanno presentato la classica effige della Guardia di Finanza e hanno interrotto l’accesso al sito. Per un periodo i siti sono rimasti tuttavia raggiungibili anche grazie alla residenza estera della società amministratrice del dominio. Domenica si sono aggiunti al conto anche i due siti The Black Dragon e BTITeam.
L’operazione della Guardia di Finanza va ad iscriversi nel filone di lotta al file sharing inaugurato dal sequestro del sito Enkeywebsite.net nel febbraio 2004, proseguito con i primi arresti di utenti di network peer to peer e culminato nell’approvazione del contestato Decreto Urbani, che tuttora aspetta una pronta correzione, annunciata e non più messa in atto.
Proprio a proposito del Decreto Urbani, ieri il senatore Fiorello Cortiana, testa di ponte dell’opposizione parlamentare a leggi repressive sulla condivisione di file, ha richiamato il Governo agli impegni presi nei mesi scorsi, denunciando la «subordinazione agli interessi miopi e antiquati delle major cinematografiche e musicali».
Nonostante le affermazioni di gioia delle major musicali italiane, la lotta al peer to peer in Italia può tuttora vantare all’attivo qualche diecina di indagati, quasi tutti amministratori di Forum o di reti di scambio file, e una legge che tutti giudicano antiquata e irrealistica. In cantiere il Governo ha messo una Commissione che avrà il fine di valutare l’impatto delle reti telematiche sull’industria musicale e sulla legge sul diritto d’autore. I prossimi mesi saranno cruciali.