Apple gioca sporco e, nel tentativo di creare un regime di monopolio per il proprio iPod, strozza il mercato con forti limitazioni per la concorrenza. Questa l’accusa rivolta alla casa di Cupertino da parte della Virgin Mega, music store francese. Il tutto è emerso all’interno della documentazione presentata dalla Apple alla SEC (Security Exchange Commission), secondo quanto previsto per le aziende statunitensi quotate in borsa.
Punto focale della vicenda è il cuore della musica Apple: FairPlay. Siccome il sistema non viene reso accessibile alla concorrenza, Apple usa tale strumento per blindare l’utenza al binomio iTunes/iPod, usando così il proprio lettore Mp3 come grimaldello per forzare i meccanismi di mercato.
La questione in ballo è importante e già in precedenza il problema è stato sollevato: con “Harmony”, infatti, RealNetworks ha offerto alla propria utenza la possibilità di codificare i propri Mp3 al fine di renderli compatibili con il lettore Apple. Da Cupertino sono giunte parole di sfida e la vicenda sarà presumibilmente risolva per vie legali. Se la vicenda Harmony è a tuttora in fase di stallo, il caso Virgin prevede invece i suoi primi passi già nell’autunno 2004.
Il caso Virgin nasce ovviamente da stringenti necessità di mercato, e la spinta in tal senso appare essere duplice: da una parte v’è la necessità di smontare il monopolio iPod per favorire l’incremento dei vari Music Store (aventi al momento le ali tarpate dal predominio di iTunes), dall’altra vi sono inoltre elementi di concorrenza diretta. La Virgin ha infatti recentemente premuto l’accelleratore sulla linea Pulse di lettori Mp3: l’ultimo rilasciato (VP-1100) ha capacità di 128Mb ed un profilo estetico decisamente accattivante, tanto da meritarsi immediatamente la candidatura a possibile iPod-killer.