Ed ora Google risponderà anche via SMS. L’obiettivo di organizzare tutte le informazioni del mondo, unito alla necessità di renderle accessibili in ogni forma e con ogni mezzo (anche e soprattutto per finalità promozionali), ha fatto sì che negli States Google varcasse il limite dello schermo del computer per giungere sull’ormai universale telefonino cellulare. Come sempre Google parla di semplice test, ma c’è da scommettere che entro breve il servizio verrà esteso ad altri paesi per iniziare a registrare le varie risposte del mercato.
Il funzionamento è semplice: basta inviare un SMS al numero 46645, porre una domanda, e Google risponderà entro pochi secondo. L’esempio più ridondante nelle presentazioni del servizio è quello della ricerca di un ristorante: basterà inviare il tipo di ristorante ricercato, la zona di interesse, e la risposta giungerà entro breve.
Le risposte inviate saranno completamente testuali, senza link nè alcun riferimento web. Le domande non saranno “case sensitive” (dunque non sarà necessario porre attenzione al distinguo maiuscola/minuscola) e tramite semplici codici (esempio: f=Froogle) sarà possibile sfruttare in modo più raffinato la tecnologia di ricerca offerta.
Il numero non è certo difficile da ricordare: 46645 corrisponde sulla gran parte dei cellulari ai tastini che verrebbero premuti nel caso si volesse scrivere “GOOGL” con il sistema T9. Il servizio è stato implementato in collaborazione con Synphonic e con i 6 maggiori provider degli States, tra i quali AT&T Wireless, Cingular Wireless, Verizon Wireless e Sprint.
E’ prevedibile una rapida estensione dei servizi offerti tramite i cosiddetti “Short Messages” e già fin da subito tra le query proponibili sarà anche possibile usare “define” per usufruire di un vocabolario sempre a portata di mano. Inoltre sono disponibili i contenuti Froogle per una ricerca relativa ai prezzi di merce varia, nonchè l’intero elenco telefonico degli USA raggiungibile indicando semplicemente cognome, nome e località.
Impossibile non sottolineare come Google abbia ancora una volta varcato una soglia in precedenza neppure proponibile, e tutto ciò nel giorno stesso in cui i due guru del gruppo Larry Page e Sergey Brin ricevono il premio Marconi per «l’innovazione apportata nell’informazione e nelle tecnologie della comunicazione».