Microsoft rilancia sul software

Novità in casa Microsoft. Uno sforzo per favorire l'integrazione della posta elettronica e rilanciare gli strumenti di ricerca. Sullo sfondo i nuovi piani per il reparto server
Microsoft rilancia sul software
Novità in casa Microsoft. Uno sforzo per favorire l'integrazione della posta elettronica e rilanciare gli strumenti di ricerca. Sullo sfondo i nuovi piani per il reparto server

Un rinnovato client di posta elettronica, una nuova barra degli strumenti e le prime notizie dettagliate su Longhorn Server. Negli ultimi giorni di Microsoft non si parla più a causa dei problemi di sicurezza sofferti dai suoi programmi; si parla anche, finalmente, di nuovo software, di previsioni e di versioni a venire.

Target differenti con strumenti differenti per tappare buchi di concorrenza e settori in affanno. Sul fronte dell’e-mail, a Redmond è in preparazione il nuovo Outlook MOOL (Microsoft Office Outlook Live), un servizio in grado di integrare gli account di Hotmail con il programma di posta elettronica.

Nella tarda serata italiana di ieri il gruppo di sviluppo di MSN ha annunciato la disponibilità della versione beta della MSN toolbar Suite, una barra degli strumenti da aggiungere a Internet Explorer che incorpora un software di Desktop Search, in grado cioè di cercare fra documenti ed e-mail del proprio computer. Ultima novità è rappresentata dalle nuove anticipazioni sui sistemi Windows Server, con un ultimo ritocco al già travagliato debutto del WinFS.

Ma andiamo con ordine. Il Microsoft Office Outlook Live (MOOL) è una sorta di plug-in per Outlook che consente a chi è in possesso di un account di MSN o di Hotmail di accedervi con il client di posta elettronica. Utilizzando Outlook Live sarà possibile così sincronizzare le e-mail, i contatti, il calendario online con la piattaforma client. Sarà possibile organizzare tutte le informazioni provenienti dai vari account di Microsoft sotto un’unica interfaccia. A ciò si aggiunga una maggiore protezione per i messaggi di spam e i virus.

La MSN Toolbar Suite (per Windows XP e 2000 con Service Pack 4) è invece una nuova versione della barra degli strumenti già disponibile per gli utenti MSN. Disponibile per ora in inglese, oltre ad avere tutti i servizi già sperimentati in precedenza e sfruttati anche da software simili – come la ricerca su MSN, l’accesso semplificato ad account Hotmail e MSN, il blocco delle pop-up – la toolbar MSN incorpora anche una versione del desktop search, vera e propria applicazione del momento utile a migliorare la ricerca dei documenti digitali conservati sul computer, compresi file MP3, documenti PDF ed e-mail. È disponibile in quattro “versioni”: per Explorer, per Windows Explorer, per Outlook e per Windows stesso.

Terza novità di Redmond è la ridefinizione della roadmap del proprio sistema Server. Da qui al 2007 Microsoft ha previsto da tempo il rilascio di una seconda versione di Windows Server chiamata in codice R2. La prima versione beta “privata” è stata rilasciata a 1000 sviluppatori la scorsa settimana e Microsoft prevede di distribuire la versione finale il prossimo ottobre.

Nel nuovo Windows Server, che seguirà di qualche mese il rilascio del Service Pack 1 previsto per il primo quarto del 2005, Microsoft ha intenzione di includere tutte le patch e i molti add-on rilasciati dopo il lancio ufficiale del prodotto. Tra i cambiamenti più importanti l’introduzione di un nuovo servizio per la gestione degli spazi su hard disk chiamato in codice “Corral”.

L’ultima novità riguarda Longhorn. Dopo annunci e rinvii, Microsoft ha cancellato l’introduzione del nuovo filesystem WinFS anche dalla versione server del futuro sistema operativo. WinFS avrebbe rappresentato la grande novità: un sistema in grado di indicizzare, catalogare e cercare tutti i documenti digitali presenti sul computer. Le risorse di ogni computer sarebbero state organizzate come una vera e propria banca dati e l’accesso ai file sarebbe avvenuto attraverso vere e proprie interrogazioni (‘query’) e non più navigando attraverso alberi stratificati.

WinFS, dopo essere stato cancellato dalla versione client di Longhorn, viene cancellato anche da quella server, posticipato così al Windows del 2010, nome in codice Blackcomb. Bob Muglia, capo del settore server di Microsoft, ammette l’errore: «Il nostro sbaglio è stato quello di parlarne prima di aver chiarito le difficoltà di sviluppo e la complessità del progetto», ha dichiarato a Cnet.

Dal settore delle e-mail a quello della ricerca sul desktop sino ai nuovi sistemi Server. Microsoft cerca di riempire come può i settori in cui l’azienda sembra essere in affanno dopo averne dominato, o quasi, il mercato: Internet, software per gli utenti finali, server. Se sui server la concorrenza di Linux è serrata, sui sistemi desktop sembra emergere solo ora. Nelle applicazioni di ricerca Microsoft, dopo aver apparecchiato il campo con le notizie, poi smentite, sul prossimo rilascio di WinFS, si è trovata in svantaggio: Google ha già rilasciato una versione Beta del proprio tool mentre Yahoo! è in procinto di farlo nei prossimi giorni.

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