In Russia la distribuzione di musica in formato digitale è totalmente legale: lo ha sancito una sorprendente sentenza che, oltre a scagionare siti quali AllofMp3 e Mp3search, respinge le accuse di una organizzazione quale la International Federation of the Phonographic Industries (IFPI).
La motivazione della sentenza è di una semplicità disarmante: la distribuzione di musica pirata in formato digitale è assolutamente legale in quanto la legislazione impone vincoli alla pirateria solo se attuata su supporto fisico (CD, DVD). I siti contro i quali si è scagliata la denuncia IFPI vendono dunque brani musicali a pochi centesimi senza accordo alcuno con le major occidentali, ma con il benestare delle autorità moscovite.
Fiona Harley, portavoce IFPI, sottolinea di non aver ancora avuto notifica ufficiale della sentenza ma preannuncia battaglia nel caso le voci di proscioglimento fossero confermate. La vicenda permette di rilanciare la completa inedeguatezza delle leggi di carattere nazionale ad un mercato di natura globale quale quello attuato tramite il web. In Febbraio la IFPI offriva il proprio plauso alle autorità russe per aver avviato con solerzia le indagini sui siti denunciati; a distanza di due settimane AllofMP3 è ancora attivo e dimostra sulle proprie pagine tutti i riferimenti alle autorizzazioni avute dalla Russian Multimedia and Internet Society a garanzia della leicità del servizio.