Il cardinale Ratzinger è diventato Benedetto XVI, ma già a poche ore dalla sua elezione a nuovo Pontefice, il dominio che fa riferimento al suo nome è merce preziosa sulla quale qualcuno ha immediatamente allungato la mano.
Per quanto concerne il .com la corsa è già partita il 1° Aprile, data in cui tale Rogers Cadenhead si è aggiudicato una lunga serie di nomi “papabili”: BenedictXVI.com, ClementXV.com, InnocentXIV.com, LeoXIV.com, PaulVII.com, e PiusXIII.com. Difficilmente l’investimento di 12 dollari profuso per ogni dominio sarebbe andato vano.
Per il .it la situazione è ancora ufficiosa, ma quel che emerge è il fatto che nessuno si è arrischiato più di tanto nella registrazione dei nomi e solo in data 19 Aprile le lettere di richiesta sono giunte al NIC. Al momento il dominio risulta essere in registrazione sotto mantainer Sarkom ma figurano ben 13 lettere respinte. La baguarre è stata ferrea insomma.
Rogers Cadenhead asserisce di non avere particolari intenti speculativi sul dominio e di non volere «1.5 miliardi di persone arrabbiate» con lui. La corsa al dominio è una vecchia abitudine da molti trasformata in curiosa attività lucrativa. In questo caso sfruttare il nome del massimo esponente della cristianità avrebbe risvolti particolarmente antipatici e probabilmente Cadenhead ha capito che potrebbe uscire meglio dalla vicenda abbandonando ogni pensiero di guadagno facile.
Sul suo blog personale Cadenhead sta commentando quanto succede attorno alla vicenda momento per momento (commenti, critiche, sensazioni), ma lascia intendere come di fronte ad una eventuale richiesta del Vaticano (o di «mia madre Rita») difficilmente esiterebbe a consegnare il dominio a chi di dovere.