Riuniti in Giappone presso la WWW2005 Conference, l’11 maggio 2005, i rappresentanti del W3C si confrontano sul il tema della accessibilità al web tramite dispositivi mobili. Nasce la MWI (Mobile Web Initiative).
Questo lavoro segna un’ulteriore passo avanti rispetto alle attività che il consorzio aveva già in piedi su questo tema nell’ambito dei gruppi per l’indipendenza dai dispositivi, l’ interazione multimodale ed i messaggi multimediali (MMS).
In realtà si tratta di un percorso partito nel workshop di Barcellona il 18 e 19 novembre 2004, in quella occasione ci si volle interrogare sulle differenze tra l’esperienza di navigazione mobile e quella da postazioni fisse. Si ipotizzò anche l’uso di uno speciale bollino per certificare l’accessibilità mobile dei siti.
Si è arrivati all’incontro giapponese con una analisi sullo stato attuale della fruizione mobile del web dalla quale emergono una serie di informazioni importanti.
Già alla fine del 2004 uno studio di T-Mobile forniva dati e previsioni utili all’orientamento di questo gruppo di lavoro. Tra i vincoli emersi dalle statistiche:
- l’inadeguatezza degli attuali linguaggi di markup a supportare i browser dedicati,
- le dimensioni delle pagine troppo grandi rispetto a quelle dei piccoli schermi,
- la scarsa descrizione delle caratteristiche dei dispositivi per una buona implementazione del codice.
In pratica ogni dispositivo, con il proprio sistema operativo, il proprio browser e le proprie modalità di visualizzazione, adatta il contenuto delle pagine web secondo una interpretazione particolare. Questo finchè non si stabiliscano regole precise e condivise.
Il problema lo avverte sia chi usa questi dispositivi e non sempre riesce a visualizzare correttamente i contenuti, sia chi i contenuti li pubblica e non sempre ha strumenti a sufficienza per costruire siti accessibili a questi dispositivi.
A fronte di queste difficoltà, si riscontra comunque una importante crescita della domanda e si prevede che un terzo della popolazione mondiale entro il 2008 sarà connessa con dispositivi mobili.
La diffusione di computer palmari e cellulari è aumentata di pari passo con le loro capacità di calcolo e di memoria, con un abbondante parco software e sulla scia di un mercato in forte crescita supportato dalle nuove tendenze socio-culturali.
Sono in commercio modelli di palmari con hard disk integrato, che permettono di trattenere una considerevole mole di informazioni, nel caso specifico della navigazione, di poter memorizzare le pagine visitate ed velocizzare la visualizzazione dei contenuti.
Tutti i grandi produttori di browser cercano di rendere i loro prodotti sempre più convergenti verso le piattaforme mobili. Ne sono un esempio Microsoft con Explorer per pocketPC e Mozilla che sta varando la versione per i piccoli schermi.
L’introduzione di Flash player sia per Palm OS sia per PocketPC agevola la riproduzione di contenuti ludici e multimediali, aprendo gli orizzonti ad una diffusione più capillare di contenuti audio/video in streaming.
Il fermento abbraccia la rete a tutto tondo e anche Skype, la notissima società del peer-to-peer telefonico, lancia il servizio VoIP per i computer da taschino.
Sul fronte dei costi, la banda wireless sta diventando sempre più accessibile: si trovano offerte molto vantaggiose su GPRS. Gli operatori propongono tariffe flat o carte servizi con periodi di navigazione gratuti e anche la navigazione UMTS sta diventando sempre più alla portata di tutti.
Lo scenario è variegato e gli obiettivi della MWI sono quelli di rendere il web mobile una realtà. Ma ancor più di tendere verso un web unico. Accessibile a tutti e con tutti i mezzi a disposizione.
Per farlo sono state individuate due direzioni principali da battere: le buone prassi e la descrizione dei dispositivi. Quindi sono stati definiti due gruppi di lavoro:
- il Mobile Web Best Practices Working Group si occuperà delle linee guida per gli sviluppatori di contenuti web definendo le buone prassi per produrre pagine web compatibili con i dispositivi mobili;
- il Device Description Working Group, che invece si occuperà delle modalità di descrizione dei dispositivi, per facilitare gli sviluppatori nell’adattare i contenuti a dispositivi particolari.
Molte note ed importanti aziende come France Telecom, HP, MobileAware, Segala M Test, Vodafone e Volantis, già membri del W3C, hanno preso parte alla iniziativa come Sponsor Fondatori ed altre se ne aggiungeranno.
È possibile entrare in questa élite solo fino al primo di luglio e conviene sbrigrarsi, infatti gli sponsor fondatori avranno il vantaggio di poter entrare a far parte dello “Steering Commitee” che deciderà le direzioni che il gruppo prenderà in futuro.
Inoltre il gruppo di MWI prevede una significativa collaborazione con L’OMA (Open Mobile Alliance) e il 3GPP (3rd Generation Partnership Project)
Se finora navigare con dispositivi mobili è stato un vezzo per pochi fanatici tra breve tempo potrebbe diventare una prassi e chissà che non diremo addio alla tastiera a favore del pennino.