«eBay, il gruppo statunitense leader mondiale nelle aste online, ha reso noto ufficialmente di aver acquisito Skype Technologies»: così viene comunicato dall’ANSA il colpo grosso dell’estate 2005. Il più desiderato dei nuovi grandi gruppi della net-economy passa di mano e viene fagocitato da un altro simbolo del settore: eBay ha comprato Skype.
4.1 miliardi di dollari, questa la quotazione fissata nell’accordo. Il pagamento verrà però differenziato e dilazionato: 1.3 miliardi verranno versati “cash” immediatamente; 1.3 miliardi giungeranno alla parte venditrice sotto forma di stock azionario; 1.5 miliardi arriveranno tra il 2008 ed il 2009. La quotazione è dunque ben più alta di quella che si era ipotizzata negli ultimi giorni (tra i 2 ed i 3 miliardi) e quadruplicata rispetto alle prime voci che suggerivano la possibile cessione del gruppo. Un webcast è stato organizzato alle ore 14 per spiegare i dettagli dell’importante acquisizione.
Si chiude così una vicenda che aveva visto Skype al centro dell’attenzione ormai da tempo: leader del settore VoIP, Skype può costituire un viatico fondamentale per usufruire di tutti i vantaggi che il mercato della telefonia via IP può offrire (oltre ai milioni di introiti già previsti per i prossimi mesi). Con Microsoft già assestata con Teleo, per questa volta è Google a rimanere al palo: tutto lascia supporre che il gruppo voglia avventurarsi nel settore, ma ancora una volta potrebbe essere condotto un progetto in proprio e senza previo passaggio per acquisizioni strategiche.
eBay si assicura con Skype un grande colpo che il gruppo dovrà ora saper far fruttare nel migliore dei modi. Una prima cattiva notizia piomba sull’affare prima ancora che la firma fosse stata siglata: i grandi gruppi delle telecomunicazioni cinesi hanno posto al bando il VoIP ed hanno formalmente vietato ogni interconnessione tra gli apparati telefonici e la telefonia via IP. Per SkypeOut, insomma, non ci sarà al momento spazio nel promettente mercato oltre la grande muraglia.