Daniel Lyons. Il suo nome diverrà presto famoso non tanto perchè è un giornalista scritturato da Forbes, quanto perchè ha pubblicato un articolo espressamente intitolato «Attacco ai blog» nel quale sciorina una lunga invettiva contro i blogger, la blogosfera, l’etica dei blog, la natura dei blog e tutto quanto concernente, insomma, i blog. Facile, ora, prevedere lo scatenarsi del fuoco nemico.
L’articolo riporta diverse citazioni (Peter Blackshaw, CEO Intelliseek; Frank Shaw, responsabile Microsoft; Bruce Fischman, avvocato di Miami; …), tutte concentrate attorno allo stesso filo conduttore: i blog sono uno strumento pericoloso, in grado di riportare una enorme quantità di informazioni false e spesso tendenziose. Uno strumento simile è in grado di arrecare gravissimi danni, è perlopiù al di fuori di ogni controllo ed ha un potere enorme (soprattutto di matrice distruttiva).
Daniel Lyons non si ferma: Google e Yahoo! sarebbero complici in questa opera grazie all’importanza che proprio i due motori riservano ai blog ed ai loro contenuti. Uno degli esempi riportati è quello del noto Groklaw, sito nato in occasione del caso SCO per fare contro-informazione sulla vicenda. Su questo esempio Lyons erge la propria tesi secondo cui dietro ai blogger (anonimi e non) spesso si nascondano persone interessate a volere il male altrui e dunque si prodighino in critiche ed accuse faziose e prive di base («alcune compagnie ora usano i blog come un’arma»).
WebProNews riprende immediatamente l’articolo riportando le opinioni (ovviamente contrarie) di esponenti della blogosfera quali Steve Rubel (Micropersuasion) e Dan Gilmor (Bayosphere).