Tra Dicembre 2005 e Dicembre 2006 il volume della posta indesiderata è più che raddoppiato: +144% il dato emerso all’interno di una specifica indagine Postini. Non solo: secondo il gruppo d’analisi il dato è destinato a restituire una situazione ancora peggiore a fine 2007 a causa di un tendenziale aumento della diffusione della banda larga e delle relative opportunità per i malintenzionati. Ad oggi appena 6 mail su 100 sarebbero utili, mentre tutto il resto sarebbe semplice spazzatura.
Un momento particolarmente delicato sarebbe stato vissuto tra Settembre e Ottobre, quando la quantità di spam in circolazione ha vissuto un picco improvviso che ha determinato gravi problemi a livello di banda e di capacità di storage per i server interessati.
Lo spam negli ultimi 6 mesi
La maggior parte dello spam proverrebbe dalle botnet, reti usate strumentalmente come motori per l’invio di milioni di messaggi (25 milioni quelli intercettati da Postini in Dicembre). L’analista Daniel Druker quantifica in 15 minuti il tempo necessario per ogni impiegato, ogni mattina, per l’eliminazione della posta indesiderata: tutto rumore che determina solo costi per le aziende, costi quantificabili ormai nell’ordine di svariate centinaia di euro annue per ogni singolo dipendente.
L’Italia nella mappa dello spam
La ricerca condotta da Postini rileva come nella settimana a cavallo tra 2006 e 2007 il worm “Happy New Year” abbia determinato una moltiplicazione dei messaggi, raggiungendo un traffico 20 volte superiore alla media. In Dicembre i virus più diffusi sarebbero stati rispettivamente Nuwar, Netsky e Stration.gen. Dati completi sulle statistiche relative a spam e virus bloccati sono disponibili sul sito Postini.