Negli ultimi giorni Google ha dato silentemente avvio ad un nuovo servizio che, pur non potendo avere impatto esplosivo, rappresenta un’importante investimento per il futuro: quelli di Google identificano dichiaratamente nel progetto una scommessa pari a quella che JFK fece nel 1961 quando promise un uomo sulla Luna ed il tutto è rappresentato da un sistema di distribuzione online di libri tale da portare online tutti i libri esistenti partendo dalla grande distribuzione.
Google Book Search si apre ad una nuova frontiera offrendo, oltre e diversamente dalla precedente iniziativa di scannerizzazione dei libri nelle biblioteche, nuove opportunità alla distribuzione:
- l’aumento della visibilità degli scritti;
- l’aumento delle vendite grazie all’enorme base d’utenza del motore di ricerca più adoperato al mondo;
- l’arrivo sul sito web di utenza qualificata, targettizzata dalle query della ricerca compiuta e veicolata dall’algoritmo Google;
- la possibilità di guadagnare tramite le pubblicità contestuali che affiancano le pagine del libro.
Per accedere al servizio è sufficiente registrarsi ed effettuare l’upload dei titoli della propria produzione oppure (meglio ai fini dei risultati ottenuti) offrire a Google l’intero elaborato sotto forma di file .pdf: l’intero contenuto verrà indicizzato e messo a disposizione dell’utenza sulla base delle ricerche effettuate. Google specifica che l’opera rimarrà di proprietà dell’autore e sotto il completo controllo di chi ne detiene i diritti di distribuzione: alla luce dei precedenti avuti con il mondo dell’editoria, Google specifica inoltre il fatto che Google Book Search è uno strumento di ricerca e non piuttosto uno strumento di lettura, scartando a priori tutti i dubbi eventualmente rimasti in bilico anche dopo il cambio di denominazione dal precedente Google Print.
L’affiliato al “Google Books Partner Program” può scegliere se offrire solo un abstract del proprio libro, solo alcune pagine oppure ancora l’opera intera. In caso di limitazioni risulterà impossibile al lettore ogni riproduzione dell’opera senza aver primariamente pagato il dovuto. La possibilità delle pubblicità contestuali è un’opportunità aggiuntiva in grado di offrire un’ulteriore remunerazione a chi ha messo a disposizione del servizio i propri testi.
Una volta raggiunti i 100€ di credito, alla scadenza del mese Google provvede al pagamento della quota dovuta tramite assegno. Il gruppo invita la grande distribuzione a collaborare affinché possa promuovere i propri punti vendita sul territorio ed affinchè la quota di “sapere” online possa essere sempre più ampia (sulla scia di quanto operato con la digitalizzazione delle biblioteche universitarie statunitensi).
John Battelle nel commentare il servizio ha sottolineato il fatto che il motore di ricerca sia ormai entrato ufficialmente, passando per Google Video e Google Base, nel mondo del merchandising: una cattiva notizia per Amazon (che detiene comunque un mercato non ancora direttamente concorrente), una buona notizia per quegli analisti che chiedono al gruppo maggiori opportunità di monetizzazione (per diversificare le entrate e consolidare un bilancio troppo dipendente dagli introiti derivanti dalle promozioni online).